Valsugana / L'operazione

I finanzieri scoprono il gasolio di contrabbando nascosto in un tir: cisterna camuffata sotto un carico di sapone

Sequestrati 25 mila chili di prodotto (di pessima qualità) destinato al "mercato nero" degli impianti di distribuzione. Denunciato il guidatore dell'autotreno, un cittadino polacco

Grande colpo della guardia di finanza di Trento, nel corso di un controllo stradale sulla Valsugana: gli agenti hanno scoperto 25 mila chilogrammi di prodotto petrolifero trasportato dentro una cisterna nascosta su un autoarticolato che ufficialmente trasportava del sapone liquido.

Denunciato a piede libero il camionista, un cittadino polacco.

"Durante il pattugliamento della statle 47 della Valsugana - si legge in una nota per la stampa - i militari in seRvizio di pubblica utilità 117, hanno sottoposto a controllo l’autoarticolato che trasportava un container.

Tutto sembrava regolare, sia i documenti che scortavano il carico di detergenti industriali - correttamente compilati – sia il sigillo aziendale apposto a chiusura delle porte del container. La stranezza del percorso compiuto dal mezzo ha però insospettito i finanzieri in quanto l’automezzo doveva raggiungere una cittadina del Sud Italia e, considerato il punto di partenza, certamente la Valsugana non sembrava poter essere la direttrice più coerente.

Inoltre le confuse dichiarazioni del conducente non hanno fatto altro che aumentarne i sospetti e pertanto i finanzieri hanno rimosso il sigillo ed aperto le porte del container che ha mostrato, come indicato nei documenti esibiti, un unico blocco in polietilene riportante sul fronte le indicazioni di una nota azienda produttrice di prodotti detergenti, dotato di bocchettone di erogazione, che una volta azionato ha lasciato cadere effettivamente del sapone industriale.

Il forte odore tipico dei carburanti ha spinto però i militari a una più accurata ispezione praticabile unicamente nei pochi centimetri disponibili tra il blocco ed il tetto del container che, dopo aver rimosso una posticcia copertura in carta, ha permesso di individuare una cisterna – sigillata con oltre 20 bulloni, contenente prodotto petrolifero.

L’ingegnoso sistema progettato per eludere i controlli prevedeva infatti due distinti vani, uno contenente pochi litri di sapone, da utilizzare nel caso di controlli, ed uno, ben occultato, contenente il prodotto petrolifero di contrabbando.

Dagli immediati accertamenti svolti tramite il prelievo di un campione di prodotto, per eseguire un primo riscontro con il test speditivo sugli oli minerali, spettrofotometro compatto a semiconduttore, predisposto dall’Università degli Studi di Trento, in relazione al protocollo d’intesa con il Comando regionale della guardia di finanza, si è potuto appurare che il liquido oleoso occultato nell’autoarticolato fermato, era una miscela composta da olio lubrificante e gasolio per autotrazione, destinata, verosimilmente, ad essere ceduta “in nero” ad impianti di distribuzione stradale, con conseguente possibile rischio di danneggiamento dei motori diesel, considerate le pessime caratteristiche chimico-fisiche.

Il conducente polacco del mezzo è stato, quindi, denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle accise, con l’aggravante del notevole quantitativo contrabbandato, che prevede la reclusione fino a cinque anni, ed il container con il prodotto petrolifero, così come l’autoarticolato utilizzato per compiere il reato – destinato alla confisca secondo le norme doganali – sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria locale.

L’operazione - conclude la finanza nel comunicato - si inquadra nel più ampio contesto dei servizi organizzati attraverso il dispositivo permanente di controllo economico del territorio, finalizzato, tra l’altro, a tutelare il mercato, i cittadini e gli imprenditori onesti che altrimenti verrebbero danneggiati dalle frodi commesse dalle organizzazioni criminali che, in questo caso, operano a livello transnazionale".

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