Il capolavoro di Telve: nuovo campo da basket, con i canestri sui lati lunghi
Il caso sollevato dalle minoranze consiliari in Comune, che ora chiedono di correggere e domandano: «Non vi sembra uno spreco di denaro pubblico?»
TELVE. I due canestri montati sui lati «lunghi» del campo da basket. È quanto successo, nelle scorse settimane, presso la scuola primaria del paese. L'accaduto è diventato oggetto di una interrogazione del gruppo di minoranza SiAmoTelve.
«Siamo rimasti stupefatti quando - scrive il capogruppo Michele Motter - alcuni cittadini ci hanno fatto notare l'accaduto, Una scelta illogica con i due canestri installati al di fuori della superficie di gioco, chiaramente evidenziata sul terreno dalla copertura in colore verde. Non solo. Non si può fare nessuna partita e questo risulterà evidente se e quando verranno segnate sul terreno le righe necessarie per il gioco del basket».
Infatti, all'interno del futuro «campo da gioco», ci sarebbe diverse problematiche da risolvere. Come ricordano i consiglieri di minoranza «per tutta la sua larghezza ricadono due caditoie metalliche larghe una trentina di centimetri, almeno cinque chiusini metallici, la panchina fissa in legno posta sul lato ovest e, addirittura, i quattro pali dell'illuminazione del campo stesso con gravissimo rischio di impatto nel corso del gioco».
Al sindaco ed alla giunta chiedono «quale ragionamento sta alla base della scelta, se non si ritiene che la collocazione scelta possa causare pericolo per chiunque li utilizzi e se non ritengono opportuno modificare la loro attuale disposizione dei canestri in modo da collocarli nella logica sede, cioè lungo i "lati corti" del campo. In questo modo tutti gli oggetti di intralcio risulterebbero esterni all'area di gioco, consentendo così un regolare utilizzo dell'impianto».
Ed ancora. «Non ritenete che l'intervento realizzato sia uno spreco di denaro pubblico? Suggeriamo, infine, di provvedere a togliere l'instabile porta da calcio a 5, ancora presente all'interno del campo, evitando così rischi di infortuni».