La preoccupazione degli apicoltori: «La situazione non è rosea»
L’associazione Apival conta 500 soci, sentinelle della salute di quei piccoli insetti melliferi tanto delicati quanto importanti: illustrati i dati 2023. I pericoli che le api stanno correndo sono stati più volte portati alla luce, quasi nessuna area è indenne dall’inquinamento di fitofarmaci, metalli pesanti o traffico
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IL 2022 Api, dal biomonitoraggio inquinamento preoccupante
CALDONAZZO. «In Valsugana la situazione delle api non è rosea. Abbiamo preoccupazioni per le api, la cui sopravvivenza è una questione che riguarda tutti, non solo gli apicoltori. Ogni anno ci chiediamo se l'anno successivo sarà migliore di quello trascorso»: nella sua relazione, Elena Belli, presidente dell'associazione apicoltori Valsugana Lagorai (Apival), in occasione dell'assemblea sociale quest'anno anche elettiva svoltasi a Caldonazzo, ha fotografato lo stato del mondo dell'apicoltura in valle.
L'associazione conta circa 500 soci, sentinelle della salute di quei piccoli insetti melliferi tanto delicati quanto importanti: i pericoli che le api stanno correndo sono stati più volte portati alla luce dall'associazione, che un anno fa ha presentato il risultato del primo biomonitoraggio ottenuto analizzando direttamente le api negli alveari, con il risultato che praticamente quasi nessuna area è indenne da qualche inquinamento (sia esso causato da fitofarmaci, metalli pesanti o traffico).
È emerso poi come diversi apicoltori abbiano denunciato casi di spopolamenti di alveari: casi che vanno segnalati al servizio veterinario per le opportune indagini. «Abbiamo deciso - ha proseguito Belli - di proseguire con il biomonitoraggio sia nel 2023 che nel 2024, per capire l'andamento della situazione, se è in miglioramento o in peggioramento». Da parte della presidente uscente, poi, anche un auspicio per il futuro, per dare una sede definitiva all'associazione adeguata al numero elevato di soci, soprattutto per quanto riguarda i corsi base che sono sempre molto frequentati e devono essere svolti in diverse sale sul territorio.
Presenti all'assemblea i rappresentanti di alcuni Comuni valsuganotti "amici delle api": Caldonazzo con la sindaca Elisabetta Wolf, Levico con il sindaco Gianni Beretta e l'assessore Paolo Andreatta, Pergine con l'assessore Carlo Pintarelli, Roncegno con l'assessora Marina Frainer, Borgo con l'assessore Paolo Dalledonne. Presenti anche il presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, Arnaldo Dandrea, ed il presidente della Federazione delle associazioni di apicoltori del Trentino.
Ai soci presenti è stato anche illustrata tutta l'attività svolta dall'Apival nel corso del 2023: dalla didattica nelle scuole ai progetti per gli apicoltori e la partecipazione ad eventi sul territorio; ma anche l'organizzazione, dall'anno scorso, di alcune postazioni in Vezzena, nei pressi di alcune malghe, su proposta del Comune di Levico, e la gestione della sala di smielatura, a disposizione di ogni socio, a Viarago, per la quale è stato acquistato un nuovo smielatore ed è stata allestita anche una camera calda per trattare il miele cristallizzato.
Elena Belli, presidente dell'Apival da 8 anni, ha anche illustrato i dati del bilancio del 2023: a fronte di 66.332,96 euro di entrate e 53.500,86 euro, l'anno si è chiuso con un attivo di 12.832,10 euro. «Per il 2024 - ha concluso la president e- confermiamo la quota sociale annuale a 20 euro, ma l'anno scorso sarà probabilmente necessario procedere al passaggio al Terzo settore, e ciò comporterà la modifica dello statuto che dovrà essere deliberata dall'assemblea cui sarà necessario partecipino più soci possibile».
In conclusione i presenti hanno proceduto quindi all'elezione del nuovo direttivo, composto da 13 membri con diritto di voto. Sono risultati eletti la presidente uscente Elena Belli, Romano Nesler, Remo Zeni, Fernando Nesler, Sara Biasi, Elisa Pavesi, Christian Martinello, Giulia Valentini, Silvano Benedetti, Flavio Cappello, Gianluca Gramegna, Diego Colmano e pari merito come tredicesimi più votati Linda Martinello e Daniele Gadler. Sarà il nuovo direttivo a dirimere sia la questione dei due componenti con uguale numero di voti che, ovviamente, a chi assegnare le cariche sociali.