Montagna / Soccorso alpino

San Martino: escursionista scivola e batte la testa, portata d'urgenza al Santa Chiara

Nella caduta la donna ha riportato probabili politraumi, perdendo temporaneamente conoscenza. Al momento dell'incidente si trovava poco a valle del passo delle Lede, a una quota di circa 2.600 metri e stava percorrendo il sentiero 711 insieme a un compagno di escursione, con ai piedi le catenelle

SAN MARTINO. Un'escursionista di Montebelluna (TV) del 1973 è stata elitrasportata d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolata su un nevaio per circa 80 metri nel gruppo delle Pale di San Martino ed essere finita su delle balze rocciose. Nella caduta la donna ha battuto la testa e ha riportato probabili politraumi, perdendo temporaneamente conoscenza. Al momento dell'incidente si trovava poco a valle del passo delle Lede, a una quota di circa 2.600 m.s.l.m. e stava percorrendo il sentiero 711 insieme a un compagno di escursione, con ai piedi le catenelle.

La richiesta di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 13 tramite il dispositivo Apple e, successivamente, da parte di altri escursionisti che hanno assistito all'incidente e che si sono dovuti spostare per trovare copertura telefonica.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero, mentre in piazzola si preparavano gli operatori delle Stazioni di Primiero e di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico. L'elicottero di Trentino Emergenza è salito in quota, imbarcando a bordo un operatore della Stazione di Primiero per dare supporto nella localizzazione dell'infortunato, operazione resa particolarmente complessa per la presenza di nubi e di vento molto forte in quota. Una volta individuato il luogo dell'incidente dall'alto, il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino, insieme all'altro tecnico e all'equipe sanitaria, sono stati sbarcati poco lontani in hovering.

Mentre l'infortunata, che nel frattempo era stata raggiunta e assistita dal compagno di escursione, veniva presa in cura dall'equipe sanitaria, l'elicottero ha portato in quota altri cinque operatori del Soccorso Alpino per agevolare le operazioni di recupero della barella. La presenza di forte vento, infatti, ha reso necessario attrezzare un ancoraggio per calare la barella per circa 60 metri su un terreno particolarmente instabile, fino al limite delle nebbie.

Dopodiché, l'elicottero è salito in quota ed ha recuperato in hovering l'infortunato e l'equipe sanitaria, per poi volare d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento. Il compagno di escursione, il Tecnico di elisoccorso e gli altri cinque soccorritori sono stati recuperati in un secondo momento da un secondo elicottero.

 

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