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Superstrada della Valsugana, i cantieri non finiscono mai: intasamenti all’ordine del giorno

Nei fine settimana le code di veicoli raggiungono lunghezze chilometriche a causa dei tanti lavori in corso, da Grigno a Cassola. Il culmine si è raggiunto probabilmente a metà luglio, in occasione del Palio delle zattere a Valstagna

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di Luigi Oss Papot

VALSUGANA. Se l’anno scorso a finire fra le dieci peggiori linee ferroviarie d’Italia fu la ferrovia della Valsugana (Trento-Bassano) secondo Legambiente, quest’anno se si facesse una analoga classifica potrebbe finirci la parallela strada statale 47. Senza dimenticare la chiusura, lo scorso inverno per quasi due mesi, per la frana piombata sui binari e sul viadotto in località San Marino (Valbrenta), dalla primavera i disagi alla circolazione sono dovuti ad una serie di cantieri che sembrano non avere mai fine e che sono già finiti più volte alla ribalta sulla stampa veneta.

Se la circolazione, lungo quest’asse viario frequentatissimo ogni giorno, già vede rallentamenti in alcuni punti critici come la stretta di Valstagna, a Carpanè, per il continuo passaggio da due a una corsia di marcia e per il semaforo, in questi mesi estivi e soprattutto nei fine settimana le code di veicoli raggiungono lunghezze chilometriche.

Il culmine si è raggiunto probabilmente a metà luglio, in occasione del Palio delle zattere a Valstagna: per percorrere la ventina di chilometri che separa Cismon del Grappa a Bassano ci si impiegava un’ora e 45 minuti (invece che la classica mezzora), anche a causa della chiusura della strada in destra Brenta che obbligava tutto il traffico sulla statale 47.

Ma anche lo scorso fine settimana, per il grande afflusso in Valsugana, la sera di domenica la coda di veicoli iniziava a Tezze di Grigno per arrivare fino quasi a Valstagna. Come detto, se già in passato nei fine settimana le code raggiungono lunghezze considerevoli attorno allo snodo di Carpanè (al mattino in direzione Trento, al tardo pomeriggio in direzione Bassano), ora alla strada della Valsugana si aggiungono una serie di cantieri che, per quanto necessari, hanno peggiorato ulteriormente la situazione.

Procedendo idealmente dal confine trentino verso Bassano, il primo cantiere che si incontra è quello in territorio di Grigno, al viadotto di Martincelli: qui, dopo dei lavori di messa in sicurezza dei giunti e della pavimentazione ancora nel 2023 (lavori previsti per 500 mila euro, lievitati poi a 700 mila euro per ulteriori lavorazioni in corso d’opera), è emersa la necessità, si legge in una determinazione del Servizio gestione strade del 29 agosto, «sia di effettuare alcune modifiche alle lavorazioni previste nel contratto sia di ordinare l’esecuzione di alcune nuove lavorazioni inizialmente non previste e non prevedibili».

Il costo è salito ancora a 830 mila euro per una nuova asfaltatura e per il disgaggio di parti ammalorate che rischiano di finire sulla sottostante strada comunale. Il traffico veicolare, in questo punto di Statale 47, viene ristretto su una corsia e su una sola carreggiata: il termine dei lavori si è quindi allontanato ancora di parecchio. Circa 1 chilometro dopo questo cantiere, in terra veneta, sono in corso lavori al sovrappasso di Primolano e allo svincolo per Enego: un lungo cantiere che, stando alle ordinanze pubblicate sul sito dell’Anas che in Veneto ha in gestione il tratto della Statale 47, dovrebbe terminare questo mese.

Da qui in poi, per 11 chilometri continui (fino quasi alla località San Marino), la Valsugana diventa ad una sola corsia per il cantiere che prevede la sostituzione del guardrail a metà carreggiata con due new jersey in calcestruzzo: lavori che dallo scorso maggio stanno proseguendo ininterrottamente, incanalando il traffico in un lungo imbuto.

Secondo l’Anas, la nuova delimitazione in calcestruzzo migliorerà la sicurezza degli utenti poiché il profilo del jersey è stato studiato per minimizzare i danni ai veicoli in caso di incidente, impedendo al contempo un eventuale scontro frontale sulla corsia opposta. I moduli risultano inoltre più sottili rispetto al vecchio guardrail, e la carreggiata guadagnerà qualche decina di centimetri in larghezza. Dall’ultima ordinanza pubblicata sul sito dell’Anas, il termine dei lavori sembrerebbe fissato al 30 settembre.

Passata la strettoia di Carpanè, fonte di disagi, si trova un ulteriore cantiere al sovrappasso di Cassola, dopo Bassano. La scorrevolezza della Valsugana è dunque parecchio limitata in questi mesi “caldi”, anche per il flusso di turisti che dal nord Europa si dirige in laguna.

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