Urbanistica / Turismo

San Martino, dal Consiglio il via libera all’albergo a cinque stelle

L'ordine del giorno proposto dalla minoranza non è passato: 6 i favorevoli, 10 i contrari. Poi la minoranza ha chiesto una sospensione, decidendo di abbandonare l'aula consiliare e non votare per la variante

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SAN MARTINO. La maggioranza del consiglio comunale di Primiero San Martino di Castrozza ha fatto un ulteriore passo avanti verso quello che il sindaco Daniele Depaoli ha definito un passaggio fondamentale per il rilancio di San Martino di Castrozza: con l'adozione preliminare della variante al piano regolatore generale comunale, la Peak Properties Spv srl avrà il via libera per edificare una struttura ricettiva "cinque stelle" sul terreno una volta occupato dalla ex sciovia Cusiglio in zona Pez Gaiard, acquistato lo scorso marzo. Avrà inoltre la possibilità di ampliare l'albergo ristorante Caffè Col, altra struttura di proprietà della medesima Peak Properties.

Ovviamente per il via definitivo si dovranno aspettare i tempi tecnici di sessanta giorni in cui gli uffici provinciali preposti e i singoli cittadini potranno presentare le proprie osservazioni, ma la minoranza non è riuscita, con il proprio ordine del giorno, a far revocare la delibera di luglio che affidava l'incarico di stesura della variante puntuale al piano regolatore all'architetto Vittorio Cerqueni.

La variante risulta necessaria sia per riclassificare l'area agricola e sciistica del Cusiglio in area alberghiera di lusso, sia per correggere un errore nel piano urbanistico provinciale che classifica come area di pregio un'ex discarica di inerti in zona Caffè Col.

La presentazione dell'architetto è stata lunga e articolata, focalizzandosi sul rilievo turistico della variante, a sostegno di iniziative di sviluppo di qualità, al fine di un riposizionamento di San Martino tra le località più quotate dell'arco alpino, specificando che la progettualità è mirata a estendere l'offerta in termini temporali, allungando le stagioni.

La struttura di Pez Gaiart potrà arrivare ai 27,5 metri di altezza, con 7 piani, 3 seminterrati e 4 fuori terra, mentre a Col l'area alberghiera netta sarà di 12.500 metri quadri, altezza massima 19 metri, e 5 piani. È implicita la stipula di un'apposita convenzione tra la società e il comune a garanzia dell'operazione edilizia, che sarà da redigere in un secondo momento.

E sul punto la minoranza è stata chiara: sospendere la variante, sviluppando un accordo urbanistico che preveda esattamente le compensazioni, proponendo il finanziamento della circonvallazione di San Martino o Fiera, oppure un intervento destinato all'edilizia agevolata destinata ai giovani residenti.

L'ordine del giorno proposto dalla minoranza non è passato: 6 i favorevoli, 10 i contrari. Poi la minoranza ha chiesto una sospensione, decidendo di abbandonare l'aula consiliare e non votare per la variante. È rimasto, votando a favore, il consigliere di minoranza Pierleonardo Bancher, che ha ribadito di essere favorevole all'operazione alberghiera per il rilancio di San Martino di Castrozza, ribadendo che la futura convenzione debba contemplare l'indotto per tutta la valle di Primiero.

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