Rifiuti, serve l'accordo con Bolzano

Tra le priorità che la nuova giunta provinciale sarà chiamata ad affrontare a breve, vi è sicuramente la questione dei rifiuti residui e della loro destinazione finale. Con lo stop di Alberto Pacher nel marzo scorso alla costruzione dell'inceneritore a Ischia Podetti, cavallo di battaglia per un quindicennio dei governi Dellai, è rimasto in sospeso il destino delle 70-75 mila tonnellate di residuo non differenziabile o riciclabile che annualmente producono i trentiniI tuoi commenti

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La storia dell'inceneritore in Trentino

Tredici anni. In cui si è detto tutto e il contrario di tutto. Si sono dati dei numeri, poi si sono dimezzati, poi addirittura decimati, o quasi. Ma soprattutto in cui si sono spesi fiumi di parole. Probabilmente soltanto sull'ipotesi di realizzazione della Pirubi (ora diventata Valdastico nord) i giornali hanno scritto più pagine (ma lì il «tira e molla» dura da 50 anni o più) ha occupato più spazio sui giornali locali dell'inceneritore di Trento

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Pacher: «Niente inceneritore in Trentino»

È ufficiale. L'impianto di termovalorizzazione previsto a Ischia Podetti non si farà. La comunicazione l'ha data ieri il presidente della Provincia Alberto Pacher rispondendo ad un'interrogazione di Rodolfo Borga (gruppo misto).«Il cambio di scenari, anche nazionale, sul ciclo di smaltimento dei rifiuti e l'andamento della raccolta differenziata - ha detto Pacher - ha portato alla modifica del Piano energetico ambientale provinciale e quindi dall'ultima versione è stato espunto l'impianto di Ischia Podetti». Non solo

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Inceneritore, Divina: bene

Divina: "Anche il presidente della Provincia di Trento Alberto Pacher alla fine ha dovuto convenire che l’impianto per la combustione dei rifiuti trentini non serve. Da tempo la Lega lo diceva e si sa che il tempo è sempre galantuomo e alla fine riconosce dove sta la ragione. Peccato solo che tale decisione si sarebbe potuto prenderla già qualche anno fa, evitando inutili polemiche e la spesa di una montagna di denaro pubblico per realizzare studi di fattibilità (prima per un impianto faraonico, poi ridimensionato ed infine semplicemente cancellato)"

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Calcio a 5: danneggiata l'auto dell'arbitro a Ravina

Deprecabile episodio che nulla ha a che vedere con lo sport, avvenuto giovedì sera a Ravina, vittima un arbitro di calcio a 5 di lungo corso, che, al termine della gara che aveva diretto nella palestra «Navarini», valida per il campionato provinciale di serie D tra Pizzeria alle Laste e Nuova Alta Vallagarina, uscendo dalla palestra ha trovato la propria autovettura gravemente danneggiata. Un episodio inquietante, per il quale l'arbitro precisa che non intende assolutamente incolpare le due squadre, anche se, come quasi sempre accade, quando l'arbitro è uscito dalla palestra non c'era nessun dirigente ad aspettarlo per accompagnarlo all'autovettura come prescritto