Trento, i parcheggi selvaggi e i diritti dei disabili

Una lettera giunta in redazione riporta in primo piano un tema sempre molto sentito, ovvero come le barriere architettoniche e la maleducazione delle persone siano un problema per i disabili. «Nel traffico cittadino non c'è posto per chi non ha l'automobile, per chi si avventura con altri mezzi, imposti peraltro, dal destino. Parliamo di persone diversamente abili costrette a muoversi su una carrozzella. Persone che, invece di chiudersi in casa a «deprimersi», scelgono ogni giorno di affrontare la gente, la città, di vivere il più possibile una vita normale. Stiamo parlando di diritti, non di lussi o accessori»

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Barriere, domani sit in del Movimento 5 Stelle

La notizia dell'inizio dei lavori di realizzazione delle barriere antirumore nel tratto di ferrovia che passa alle spalle del nuovo quartiere delle Albere ha fatto arrabbiare molti. E ora diventa un cavallo di battaglia per la politica. Dopo che il consigliere comunale Claudio Cia ha sollevato la questione, chiedendo lumi con un'interrogazione al sindaco, ora si mobilita il Movimento 5 Stelle che ha organizzato per domani pomeriggio un sit in di protesta. L'appuntamento è fissato per le 15.30 davanti all'ingresso del Muse

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Albere, le barriere antirumore fanno infuriare via Lavisotto

Hanno atteso per anni, hanno sopportato a fatica le lungaggini della politica, ascoltato promesse, visto aprirsi qualche spiraglio seguito da silenzi imbarazzati. Gli abitanti di via Lavisotto, esasperati dal rumore e dalle vibrazioni della ferrovia, ora però si sentono offesi e considerati, come dicono loro, «cittadini di serie Z». A riaccendere moti di indignazione nei componenti del comitato, che da anni si batte perchè si faccia qualcosa per attutire il rumore di 150 convogli in transito ogni giorno, è stata la notizia che alle Albere le barriere le stanno già facendo

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Rovereto, una città a misura di carrozzina

La città è finalmente «sbarrierata», a misura di chi è costretto a spostarsi in sedia a rotelle ma anche di chi deve spingere carrozzine e passeggini e, fino ad oggi, è stato obbligato a una sorta di corsa ostacoli per poter raggiungere un marciapiede ma anche un edificio pubblico, un teatro, un luogo di svago, un negozio. Insomma, muoversi con un handicap, in un centro urbano italiano, è troppo spesso un'avventura che in pochi vorrebbero vivere