Oltre che quella per la politica Claudio Cia ha la passione per il fotomontaggio. Eccolo cimentarsi in una rivisitazione del film di Indiana Jones «I predatori dell'Arca perduta». Protagonista assoluto Ugo Rossi che nei giorni scorsi aveva accusato Mosna di circondarsi di troppi politicanti. Ecco la risposta satirica di Cia: i predatori dell'autonomia perduta (entra nell'articolo per vedere la foto più grande)

Claudio Cia fa uno più uno: la Provincia taglia i finanziamenti alle case di riposo? E le case del nuovo quartiere Le Albere sono invendute? Bene, allora «il Comune si impegni con la Provincia per concordare che alcuni complessi del nuovo quartiere “le Albere” siano destinati a RSA o residenze protette a favore di anziani di questa terra, cosicché anch’essi possano godere dei grandi spazi verdi d’uso pubblico adiacenti le strutture ed essere sdoganati dalle periferia dove sono stati confinati lontani  dal cuore della città»

Cia contro il Muse. Il consigliere si chiede: "Per il Muse sono stati spesi 70 milioni di euro e per la sua gestione ne verranno spesi 8 milioni all'anno. Per stare meglio i trentini avevano proprio bisogno di questo museo?"

Il consigliere Claudio Cia all'attacco dell'Imu. Sul proprio sito Cia parla di anziani usati come bancomat e riporta il caso di un’anziana di 87anni, ospite di una RSA, che per potersi pagare la retta di 17.887,50 euro ha dovuto affittare il proprio appartamento e ora è anche costretta a sostenere un’ulteriore spesa di 672 euro per il pagamento dell’IMU quando, per uno stesso appartamento nel medesimo condominio (uguale metratura e rendita catastale) ma considerato “prima casa”, altri proprietari versano solamente 158 euro

La proposta è decisamente forte. Claudio Cia, consigliere comunale della Civica per Trento, ha presentato una mozione in cui chiede di togliere i bambini che vivono assieme a una coppia omosessuale al legittimo genitore e spostarli in un ambiente che «favorisca il loro pieno sviluppo umano». Una iniziativa che sta già facendo parecchio rumore

La scena non è di quelle che ti aspetteresti in una città come Trento: qualche telo di plastica e delle coperte a far da parete, insieme ad altro materiale di fortuna; i materassi per terra, a far da giaciglio, pochi oggetti utilizzabili e rifiuti, moltissimi rifiuti. Anche perché sono il «carburante» con cui ci si scalda, bruciandoli in bidoni di lamiera. È una baraccopoli quella che il consigliere comunale di Trento Cia ha scoperto in via Degasperi, tra il muro della caserma Damiano Chiesa e la massicciata della ferrovia. Catapecchie fatiscenti che costituiscono l'unico riparo per alcuni disperati. Una situazione indegna, denuncia CiaI tuoi commenti