Argomento: credito
Casse rurali da dimezzare da 43 a 23 con le fusioni
Il numero delle Casse rurali del Trentino deve essere dimezzato, passando dai 43 istituti attuali a 23. Lo prevede il Piano delle fusioni che oggi verrà presentato al convegno di settore: con l'eccezione di Trento, tutte le valli sono interessate alla «rivoluzione», ad iniziare dalla Rotaliana, dalla Valsugana e dal basso Trentino. Resteranno i 373 sportelli presenti sul territorio
Rurali: scade il contratto, rinnovo in alto mare
L'altro giorno la sala della Cooperazione era piena di bancari. Mercoledì altre assemblee si sono svolte a Rovereto, Borgo Valsugana e Cles. Ieri è toccato a Tione e Predazzo, mentre la prossima settimana sarà la volta di Arco e Pergine. Sono le assemblee dei dipendenti delle Casse rurali trentine - 2.700 contando anche Cassa Centrale e le altre società industriali - sulla piattaforma per il nuovo contratto nazionale delle banche di credito cooperativo. Ma le assemblee sono dominate prima di tutto da una preoccupazione: dal 1° luglio, martedì prossimo, le Rurali e le Bcc potrebbero non applicare più il contratto vigente
Rurali, l'utile va in picchiata
Precipita l’utile prodotto dal «sistema» delle Casse rurali trentine. Nel 2013, infatti, il risultato positivo è di nove milioni: cifra confortante, certo, ma davvero poca cosa rispetto ai 48 dell’anno precedente. Su 43 banche cooperative, 38 hanno ottenuto utili per un totale di 30 milioni: ma le perdite accumulate da cinque Casse in rosso superano i 21 milioni
Un patto per lo sviluppo e il lavoro. «Così rilanceremo il sistema Trentino»
È stato siglato stamani il Protocollo d'intesa fra Provincia, organizzazioni imprenditoriali e sindacati, contenente "misure per lo sviluppo economico e il lavoro". Il documento contiene precisi impegni per tutti i soggetti firmatari, in particolare nei campi della leva fiscale, degli incentivi e del credito alle imprese, del ruolo di Trentino sviluppo, delle politiche per il lavoro, i giovani e le donne, del sistema dell'istruzione della conoscenza, della modernizzazione della pubblica amministrazione (la foto della firma "tweetata" da Olivi)
Credito, domande cresciute dell'8%
I prestiti erogati dalle banche continuano a calare - a ottobre in Trentino si registra un meno 6% - ma non è vero che le imprese non chiedano credito. L'anno scorso le domande di finanziamenti delle aziende del Trentino Alto Adige sono aumentate dell'8,3% rispetto al 2012. L'importo richiesto è addirittura più che raddoppiato: +152,4%. La richiesta media è pari a 207.702 euro, il livello più elevato tra le regioni italiane
Crediti sempre più difficili da ripagare
Mai come oggi i clienti del credito cooperativo, che copre oltre il 53% del mercato degli impieghi in Trentino, hanno fatto così fatica a restituire i prestiti con puntualità. Le sofferenze delle Rurali, infatti, sono a quota 550 milioni di euro, per una percentuale sui crediti complessivi pari a oltre il 5% (dato di aprile, in crescita rispetto a fine 2012). Un dato positivo, invece, riguarda la tenuta del risparmio con un aumento della raccolta.
Crisi, aumentano dell'11% le richieste al microcredito
Il Fondo di garanzia del Credito solidale conta su un nuova erogazione di 10.000 euro messa a disposizione dalla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. A parlarne oggi nella sede della Caritas diocesana di Trento sono stati i vertici dell'istituto di credito, che hanno sottolineato la paternità nel 2009 dell'iniziativa del microcredito in collaborazione con la Caritas, destinata alle persone in difficoltà. All'iniziativa hanno aderito anche nel corso del tempo la Rurale di Trento, di Rovereto, di Pergine e di Mezzocorona
Tagliati 180 milioni di crediti agevolati
Dall'esplodere della crisi nell'autunno 2008 la Provincia ha messo in campo 62 milioni di euro per favorire l'accesso al credito delle imprese. Di essi, 15 milioni sono stati destinati all'abbattimento degli interessi mentre 47 milioni hanno alimentato i fondi di garanzia dei Confidi trentini, 7 milioni quelli ordinari, 40 quelli straordinari attivati come misura anticrisi
Pagamenti in arretrato per 249 milioni di euro
I lavori pubblici non pagati dai Comuni trentini, cioè i crediti vantati dalle imprese, soprattutto quelle edili, ammontano a una cifra vicina ai 250 milioni di euro. Mentre la Provincia annuncia gli stati generali dell'edilizia per il 26 marzo (vedi pagina 21), anche in Trentino la pubblica amministrazione risulta in debito con il settore produttivo, che d'altra parte riceve sempre meno sostegno dalle banche