Ebola #02: Perché è un’emergenza e perché non bisogna averne paura
Ebola: perché è un’emergenza e perché non bisogna averne paura
Ebola: perché è un’emergenza e perché non bisogna averne paura
Cinque domande per comprendere al meglio l’emergenza ebola
Secondo le prime informazioni l'immigrato trasportato stamani all'Umberto I a Roma avrebbe avuto un attacco di epilessia. I primi accertamenti medici al nosocomio romano escluderebbero il contagio da Ebola. Stamane, l'uomo, un africano, ha accusato un malore nell'Ufficio immigrazione della Questura di Roma e sul posto è intervenuto il 118
Adesso anche l'Europa trema per Ebola. A Madrid è stato infatti accertato il primo caso di contagio nel Vecchio Continente. Si tratta di un'infermiera spagnola, infettata per aver curato in Spagna un missionario morto dopo essersi ammalatosi in Sierra Leone. Dunque, si tratta anche del primo caso in cui il virus si propaga fuori dall' Africa. È stata invece infettata in Sierra Leone una norvegese di 30 anni volontaria di Medici Senza Frontiere, per la quale è stato disposto il rimpatrio questa notte, dopo che gli esami del sangue hanno confermato che si tratta di Ebola
C'è un sospetto caso Ebola nelle Marche. Lo ha confermato l'assessore alla Salute Almerino Mezzolani, spiegando che la Regione sta acquisendo tutte le informazioni e che attiverà le procedure del caso. La persona che presenta i sintomi sarebbe una donna straniera, ricoverata nell'ospedale di Civitanova Marche (Macerata)
Sono guariti entrambi e hanno lasciato l'ospedale dell'Emory university ad Atlanta dove sono stati trattati, dopo il rimpatrio dalla Liberia all'inizio di agosto in gravissime condizioni, i primi due americani colpiti dal virus dell'Ebola. Erano stati contagiati mentre prestavano assistenza medica missionaria ai malati di febbre emorragica in Liberia e ieri sono stati dichiarati "sani" dagli esperti. E rimandati a casa dopo settimane in isolamento