Argomento: jobs act
Via libera della Camera al Jobs Act: ora va al Senato
Sì dell’Aula della Camera al Jobs act. Il testo, approvato a Montecitorio con 316 sì, 6 no e 5 astenuti, torna al Senato. Quaranta deputati del Partito democratico (su un gruppo di 307 componenti) non hanno votato il Jobs act, due hanno detto no al testo, altri due si sono astenuti. I deputati dell'opposizione non hanno partecipato al voto.
Jobs act: il Pd litiga e rischia la scissione
Nessun margine di trattativa: Matteo Renzi tiene il punto sul Jobs act. «La delega sul lavoro alla Camera non cambierà rispetto al Senato», la riforma del lavoro è blindata e avverte, se qualcuno del Pd non dovesse votare la fiducia: «Facciano pure, se lo fanno per ragioni identitarie», ma «se mettono in pericolo la stabilità del governo o lo fanno cadere» allora «le cose naturalmente cambiano». Il premier è netto anche sul rapporto con la leader Cgil Susanna Camusso, non è «questione di feeling» ma di «diversa idea del Paese»
Salario minimo e ferie solidali Ecco cosa cambierà
Dalle modifiche sull’articolo 18 per i neoassunti agli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato, a partire proprio da quelle nuove con contratto a tutele crescenti, fino allo sfoltimento delle forme contrattuali con l’abolizione di quelle più «precarizzanti» come i co.co.pro. Sono i punti essenziali e le novità del Jobs act, dopo il maxi-emendamento presentato dal governo su cui è stata posta la fiducia, e illustrate anche dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nell’intervento al Senato
Jobs Act, bagarre in Senato 35 dissidenti nel Pd
Urla, risse, senatori in piedi sui banchi, lancio di libri contro la presidenza. L'opposizione trasforma il Senato in un campo di battaglia, per provare a bloccare il cammino del Jobs act. Libri contro Grasso: guarda i videoGuarda le fotoLavoro: tutte le novità in arrivo