Orso, colazione al miele Saccheggiate le arnie
Nei giorni scorsi l’esemplare che da un paio di settimane si aggira nella piana che porta al rifugio al Faggio è tornato a colpire
Nei giorni scorsi l’esemplare che da un paio di settimane si aggira nella piana che porta al rifugio al Faggio è tornato a colpire
Ecco allora che niente nettare, niente miele. La raccolta degli apicoltori trentini è stata molto magra, per non dire un vero disastro, con un calo del 70%
Sabato mattina un orso ha fatto colazione con delle arnie a Patone. Il plantigrado si è avvicinato prima dell'alba agli alveari che si trovano vicino alla baita degli Alpini e lì si è goduto indisturbato una bella scorpacciata di miele. Nessuno si è accorto della sua presenza, ma il passaggio del grosso animale non è passato inosservato al proprietario delle api che, in mattinata, ha trovato chiari segni del suo banchetto. Le arnie sono state distrutte e sul posto sono rimasti ciuffi di pelo bruno e molte impronte. Queste tracce potrebbero essere utilizzate dai Forestali per risalire all'esemplare autore dei danni, attraverso le tracce genetiche
In Trentino si producono circa 260 mila quintali di miele ogni anno - delle varietà millefiori (per il 70% della produzione), acacia (30%), rododendro, castagno ed erica carnia - alimentando un mercato i cui affari superano il milione di euro. Si tratta principalmente di vendita diretta tra produttori e consumatori