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Fine vita, Filomena Gallo: «In Toscana grande traguardo, una legge di civiltà»
La Toscana sarà la prima Regione italiana a garantire ai malati tempi e modalità certi per l'accesso al suicidio medicalmente assistito. Dopo un lungo e acceso dibattito, iniziato lunedì pomeriggio e proseguito nella giornata di ieri, il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza la legge di iniziativa popolare promossa dall'Associazione Luca Coscioni: un testo presentato in tutte le Regioni ma, finora, mai arrivata all'approvazione. A votare a favore Pd (con l'eccezione della consigliera Dem, Lucia De Robertis che non ha espresso voto) Iv, M5s e gruppo Misto. Abbracci e lacrime tra i rappresentanti dell'Associazione Coscioni, presenti in aula al momento del voto finale.
«Siamo grati ai consiglieri della Regione Toscana per avere approvato la nostra legge ‘Liberi subito’, che definisce tempi e procedure per l'aiuto medico alla morte volontaria - ha commentato la segretaria dell'Associazione Filomena Gallo - È una legge di civiltà perché impedisce il ripetersi di casi, da ultimo quello di Gloria, proprio in Toscana, di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile».
«Una legge barbara e disumana», protesta Pro Vita che invita il governo a ricorrere. Tanti i parlamentari di Fdi che bollano la legge come incostituzionale mentre il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, la definisce «una grave forzatura». A dissentire tra le fila del Pd è Paolo Ciani e non solo per questioni etiche: «Mentre stiamo portando avanti una battaglia contro l'autonomia differenziata, non si spiega -dice- la scelta di una autonomia regionale sul tema del fine vita».
La legge «Liberi subito» depositata lo scorso marzo dall'Associazione Coscioni con oltre 10mila firme, è stata modificata dall'assemblea toscana tramite una dozzina di emendamenti volti a ottenere una norma con carattere procedimentale che detta tempi e modi dell'attuazione del suicidio assistito sulla base di quanto stabilito dalle sentenze della Corte costituzionale.
Il testo prescrive che la procedura per la verifica dei requisiti del malato da parte della commissione multidisciplinare permanente si debba concludere entro 20 giorni dal ricevimento dell'istanza. In caso di esito positivo, si procede all'approvazione o alla definizione delle modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito entro 10 giorni, ed entro altri 7 giorni l'azienda sanitaria assicura il supporto tecnico, farmacologico e sanitario per l'assunzione del farmaco. La norma stabilisce che tali prestazioni siano gratuite e si stanziano 10mila euro all'anno per tre anni.
Oltre agli emendamenti, l'aula ha anche approvato due ordini del giorno: uno di Iv per la valorizzazione delle cure palliative; e l'altro del Pd che chiede un intervento legislativo nazionale. La questione del fine vita è stata affrontata in 15 regioni ed in alcune si è bloccata prima dell'iter in aula.
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