Ferrovia e autostrada, quando la concorrenza è leale e green
Autobrennero scommette sull’intermodalità con l’obiettivo di trasformare l’A22 nel primo Green Corridor d’Europa
ENERGIA A22 scommette sui vettori green
Il 15 ottobre del 2001 il primo treno merci delle società ferroviarie del Gruppo Autobrennero lasciava la stazione di Monaco Riem in direzione Verona.
Si trattava del primo passo concreto di un investimento, quello sulla rotaia, avviato da Autostrada del Brennero fin dagli anni Novanta. Gli amministratori della Società avevano infatti capito che l’arteria avrebbe negli anni successivi raggiunto la saturazione. E che diventava necessario spostare il traffico merci destinato alla lunga percorrenza sulla rotaia.
Grazie alle società ferroviarie Rtc SpA, In Rail SpA e Lokomotion GmbH oggi il Gruppo Autobrennero è già il secondo operatore nazionale del comparto merci e mobilita quasi 20.000 treni all’anno, contribuendo così a spostare dall’autostrada alla rotaia 1.000 mezzi pesanti al giorno. Il che si traduce in una boccata di ossigeno per l’ambiente: sono infatti ben 200.000 circa le tonnellate di Co₂ che vengono in questo modo risparmiate all’atmosfera.
Un impegno che non potrà che crescere in futuro grazie agli investimenti che la Società ha in programma.
Nell’ottica di trasformare infatti l’A22 nel primo Green Corridor d’Europa Autobrennero scommette sull’intermodalità, ossia sull’integrazione fra vari sistemi di trasporto: verrà potenziato l’interporto di Trento e creato un nuovo polo intermodale a Isola della Scala, in sinergia con Quadrante Europa. Un luogo cioè dove i tir possano scambiare le merci con la ferrovia.
Ma dopo la terra e la rotaia Autobrennero guarda anche all’acqua, con lo sviluppo del porto di Valdaro che collega Mantova al mare attraverso 136 chilometri di canali navigabili. Mercati e realtà produttive saranno così connesse dalle Alpi fino all’Adriatico.