Nella squadra di Letta c'è anche Michaela Biancofiore
Il premier Enrico Letta sfodera il piglio decisionista e nomina subito, con 24 ore di anticipo, i sottosegretari del suo governo con una improvvisa convocazione del Consiglio dei ministri, dopo una giornata all'insegna delle pressioni da parte dei partiti per allargare il numero della squadra. Nella lunghissima lista di nomine ci sono anche Michaela Biancofiore, sottosegretario alle Pari Opportunità, e il sindaco di Bocenago Walter Ferrazza, sottosegretario agli affari regionali e alle autonomie
Il premier Enrico Letta sfodera il piglio decisionista e nomina subito, con 24 ore di anticipo, i sottosegretari del suo governo con una improvvisa convocazione del Consiglio dei ministri, dopo una giornata all'insegna delle pressioni da parte dei partiti per allargare il numero della squadra. Per evitare che la situazione degenerasse da una ressa ad una rissa, il Presidente del Consiglio ha anticipato i tempi. La decisione, poi, consente di formare anche le Commissioni Parlamentari di Camera e Senato ed eleggerne i 28 presidenti martedì prossimo.
La lista risponde al classico Manuale Cencelli per bilanciare non solo i partiti ma anche le correnti interne.
La mossa compiuta da Letta è avvenuta al termine di una estenuante giornata in cui si sono susseguiti colloqui e incontri avuti, assieme al ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, con il reggente del Pdl, Denis Verdini, e i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato. Gli interlocutori, specie Verdini, hanno premuto per allargare il numero dei sottosegretari, fissato a 40 (massimo 45). Ma da questo orecchio Letta non ci ha voluto sentire: l'attuale legge, indica con chiarezza in 63 il numero massimo dei componenti del governo, e i ministri più lo stesso Letta e il sottosegretario alla presidenza Patroni Griffi sono già 23. L'allargamento della squadra, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, sarebbe un segnale negativo all'opinione pubblica che vuole vedere tagliati i costi della politica. Viste le insistenze e la difficoltà ad accontentare tutti si è deciso di chiudere prima del week end.
Dei 40 sottosegretari, il premier Letta ha chiesto di riservare a se tre nomi, e altrettanti sono andati a Scelta Civica, mentre i restanti 34 saranno divisi equamente tra Pd e Pdl. A complicare il puzzle ci si sono messe le correnti, specie quelle del Pd, la necessità di prevedere la presenza di donne, nonchè quella di trovare in ciascun dicastero almeno un sottosegretario di un partito diverso rispetto a quello del ministro. Inoltre nei dicasteri retti da tecnici (Economia, Giustizia, Lavoro) entrambi i partiti hanno chiesto un loro sottosegretario e meglio ancora un viceministro.
Nel Pd dal gioco delle correnti si sono autoesclusi i «lettiani» per far entrare più esponenti delle altre aree e blindare così il Governo. I «bindiani» hanno discusso fino all'ultimo se entrare o meno, viste le perplessità sull'esecutivo. Le altre correnti dovrebbero avere circa tre sottosegretari a testa spartiti fra «franceschiniani», «fassiniani» e «renziani» con una logica da bilancino per far quadrare i conti interni.
Alla fine, ieri alle 22,30 il consiglio dei ministri ha nominato 40 sottosegretari. Dei nuovi Sottosegretari, dieci assumeranno le funzioni di viceministro. Di seguito l'elenco: Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma), Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo), Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo), Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie), Michaela Biancofiore (Pari Opportunità), Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione).
Interno: Filippo Bubbico (Viceministro), Domenico Manzione, Giampiero Bocci.
Affari Esteri Lapo Pistelli (Viceministro), Bruno Archi (Viceministro), Marta Dassù (Viceministro), Mario Giro.
Giustizia Giuseppe Beretta, Cosimo Ferri. Difesa Roberta Pinotti, Gioacchino Alfano.
Economia e Finanze Stefano Fassina (Viceministro), Luigi Casero (Viceministro), Pierpaolo Baretta, Alberto Giorgetti.
Sviluppo Economico Carlo Calenda (Viceministro), Antonio Catricalà (Viceministro), Simona Vicari, Claudio De Vincenti.
Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca (Viceministro), Erasmo De Angelis, Rocco Girlanda. Politiche Agricole Forestali e Alimentari Maurizio Martina, Giuseppe Castiglione.