Letta tranquillo: «Durerò un altro anno»

«Se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiare il panettone anche l'anno prossimo». Enrico Letta, incontrando i dipendenti della presidenza del Consiglio dei ministri, non resiste ad una battuta dal sapore calcistico per spiegare come vede il futuro del governo. Raccontano che in realtà, nella sala Verde di palazzo Chigi, lo scambio di auguri sia stato accompagnato dal pandoro, ma sono dettagli culinari

«Se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiare il panettone anche l'anno prossimo». Enrico Letta, incontrando i dipendenti della presidenza del Consiglio dei ministri, non resiste ad una battuta dal sapore calcistico per spiegare come vede il futuro del governo. Raccontano che in realtà, nella sala Verde di palazzo Chigi, lo scambio di auguri sia stato accompagnato dal pandoro, ma sono dettagli culinari.
Il succo è che Letta è convinto di poter andare avanti.
In fondo, spiega sorridendo più tardi in conferenza stampa, nel 2013 «in tantissimi» hanno lavorato per far cadere il governo, ma alla fine «il panettone lo abbiamo mangiato ed era anche buono». Ma siccome «porta male» parlare di quello dell'anno prossimo, aggiunge prudente, meglio limitarsi ad un «vedremo» circa la possibilità di arrivare davvero al 2015.
In realtà a palazzo Chigi si coglie un cauto ottimismo e una discreta soddisfazione. Ottimismo perchè il premier, anche grazie allo scudo del capo dello Stato, resta convinto che il governo sia davvero più solido e stabile di quanto non fosse appena qualche settimana fa. Soddisfazione perchè gli ultimi due Cdm dimostrano che la maggioranza è davvero più «coesa» con il passaggio di Silvio Berlusconi all'opposizione. I provvedimenti varati in una manciata di giorni dal governo - spiegano a palazzo Chigi - lo testimoniano: il decreto sul finanziamento pubblico e quello sulle carceri.

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