Ancora morti per il maltempo in Italia. Dopo il dramma di Genova, piogge torrenziali ed esondazioni hanno colpito duramente ieri sera la Toscana, in particolare la Maremma. E il bilancio è drammatico: due anziane donne sono morte nella loro auto travolta dalle acque del torrente Elsa esondato nella zona fra Albinia e Manciano.
Il comune di Orbetello ha avvisato via sms gli abitanti chiedendo loro di spostarsi ai piani alti delle abitazioni, e ha deciso di evacuare, a scopo precauzionale, tramite un servizio di avviso casa-casa le famiglie delle zone particolarmente a rischio di Polverosa, Aunti, Alberone e Priorato. I vigili del fuoco hanno tratto in salvo altre nove persone colpite da ipotermia. Traffico bloccato sull'Aurelia, tra Orbetello e Albinia, dopo la «bomba d'acqua» abbattutasi nella zona nel pomeriggio.
Disagi, la notte scorsa, anche nella zona di Trieste, mentre ieri problemi per inondazioni e fulmini si sono registrati anche al confine col Trentino, nella provincia di Belluno, dove lunedì notte erano anche state chiuse temporaneamente la strada statale 348 nella zona di Feltre e la 51 di Alemagna in Cadore.
Ieri a Genova, intanto, è arrivato Grillo, e fra i commercianti alluvionati si è preso le vivaci contestazioni degli angeli del fango che da giorni sono al lavoro per cercare di riportare un minimo di normalità. Il leader del Movimento 5 stelle in serata contrattacca e rilancia le accuse al premier Matteo Renzi, annunciando una mozione di sfiducia contro il governo. Il tutto nella stessa giornata in cui dal capo dello stato viene un durissimo monito: basta «incurie e inerzie».
Che Napolitano accompagna anche da un invito a non cedere alle pulsioni del momento attraverso accuse generalizzate: «Bisogna essere molto circostanziati», sottolinea il presidente parlando con il corpo forestale. «Non bastano motivazioni vaghe delle responsabilità o delle cause», ha sottolineato Napolitano stigmatizzando, oltre alle «inerzie locali», le troppe «lungaggini burocratiche».
Mentre la pioggia dà a Genova una tregua e la città comincia lentamente ad uscire dal tunnel dell'emergenza, Grillo ha fatto un giro nei quartieri più colpiti, il cosiddetto quadrilatero del fango. Contestato dagli angeli del fango e fra invettive contro i giornalisti, che a loro volta lo hanno attaccato per il comportamento dei suoi «bodyguard», il leader del movimento 5 stelle ha tentato di mantenere un profilo basso all'iniziativa e contrariamente all'annuncio dato dal palco della kermesse del Circo Massimo, è arrivato da solo mentre un drappello di una decina di parlamentari si è mescolato fra i volontari più anonimamente. Grillo si è presentato nei luoghi simbolo dell'alluvione genovese a metà mattina, in scooter.
Fra cameraman e curiosi Grillo ha incontrato i commercianti i cui negozi sono stati devastati dall'alluvione, proponendo insieme ad un parroco della zona di affidare a un cittadino e non, ha precisato, ad un politico la raccolta di fondi per gli alluvionati. Un'idea che aveva già messo in pratica per i giornalisti che gli chiedevano dichiarazioni e commenti. «Se volete una mia intervista versate duemila euro su questo Iban per gli alluvionati di Genova», ha detto mostrando il numero.
Ma è stato dai giovani volontari che sono venute le contestazioni. «Prendi una pala, vieni a spalare», gli ha gridato uno. Un altro al museo di scienza naturale: «Vieni qui invece di parlare, ce n'è da fare qui». «Stiamo dalla stessa parte, andatelo a chiedere a Renzi di spalare», è stata la replica di Grillo.
Ed è proprio contro il premier che il leader di M5s che si è scagliato in serata dal suo blog. «Faremo una mozione di sfiducia al governo Renzi perchè non ha mantenuto le promesse».