La Provincia spende 11 milioni in affitti All'Itas va il 15%, c'è anche la Diocesi
Oltre 11,1 milioni di euro di affitti pagati dalla macchina provinciale per uffici, scuole, depositi, garage, piazzali, posti auto e così via. E tra i beneficiari si confermano anche la Diocesi oltre a molti privati e società come Itas Mutua o la Fratelli Poli, proprietari delle catene di supermercati omonimi e, da circa un anno, anche dell'Orvea. A fare chiarezza sui costi della Provincia in termini di affitti è lo stesso sito dell'amministrazione. Nella sezione trasparenza, infatti, sono stati inseriti e sono a disposizione di tutti i cittadini interessati, tutti i contratti di locazione, sia quelli passivi (per i quali la Provincia paga), sia quelli attivi (quelli per cui la Provincia si fa pagare l'affitto di spazi di proprietà).
Affitti per 11,1 milioni di euro
Complessivamente i canoni pagati dalla macchina provinciale per spazi necessari al funzionamento di uffici, archivi, scuole messi nero su bianco sul sito della Provincia sono pari a oltre 11,1 milioni di euro. La cifra è in fase di revisione verso il basso grazie alle norme provinciali che hanno portato a una rinegoziazione dei canoni prima della scadenza e alla riorganizzazione degli spazi per gli uffici provinciali. Il risparmio complessivo rispetto al passato supera a regime i 2,9 milioni di euro.
Le società fanno la parte del leone
Tra gli 11,1 milioni di euro di affitti versati dalla macchina provinciale ecco che le società e le persone giuridiche in genere fanno la parte del leone. A loro vanno infatti quasi il 90% del totale, pari a oltre 9,5 milioni di euro annui. Tra le realtà che maggiormente beneficiano dei pagamenti della Provincia, ecco l'Itas Mutua, la capogruppo dell'omonima realtà assicurativa, che compare in dieci rapporti d'affitto. Complessivamente al gruppo assicurativo vengono versati annualmente 1,5 milioni di euro circa. Tra le altre realtà che affittano alla Provincia ecco il Sait, la società del consumo cooperativo, che riceve 167.000 euro per uffici all'ex Chesani di via Mantova. O, ancora, sempre nell'ambito della grande distribuzione, la società dei Fratelli Poli che riceve 244.000 euro per gli uffici di via Maccani.
Anche la Diocesi tra i beneficiari
Tra i beneficiari degli affitti pagati dalla Provincia c'è anche l'Arcidiocesi di Trento. A suo favore Piazza Dante ha siglato due contratti di locazione per un totale di circa 550.000 euro annui per spazi in via Lunelli destinati a uffici. Sempre a Trento Nord ecco il contratto di locazione con la società Giuseppe Abbasciano, quella dei latticini e dei formaggi, che per gli spazi di via Guardini riceve circa 500.000 euro. Tra i contratti di locazione singoli più onerosi, ecco quello da 855.000 euro alla società Trifoglio srl che in via Brennero ha concesso gli spazi a uso scolastico alla Provincia.
Enti, Comuni e persone fisiche
Circa 1,6 milioni di euro sono i canoni pagati dalla Provincia a enti, Comuni e persone fisiche che mettono a disposizione i loro spazi per gli affitti. Tra gli enti troviamo ad esempio la Sat che mette a disposizione uno spazio in uno dei suoi rifugi per una stazione meteo, o parrocchie e associazioni agrarie, come quella di Pergine. In alcuni casi si tratta di partite di giro, ad esempio nei casi in cui la parte locatrice è una società o un ente che fa comunque riferimento alla Provincia parzialmente o totalmente (ad esempio Trentino Trasporti o l'Itea).
Gli incassi per il pubblico
In totale gli affitti incassati dalla Provincia per gli spazi dati in locazione sono pari a circa 310.000 euro annui. Tra le realtà interessate anche il Commissariato del governo.