Rimborso di 27 milioni ai pensionati. 52mila i trentini beneficiati dal decreto Renzi

di Angelo Conte - No

Circa 52.000 pensionati trentini sono in attesa del rimborso statale per il mancato recupero dell'inflazione per gli anni 2012 e 2013. In totale, secondo le prime stime dell'Inps regionale, infatti, dei circa 141.000 pensionati provinciali, circa 89.000 sono quelli non interessati dalla sentenza della Corte costituzionale che ha decretato come non legittimo il blocco del recupero dell'inflazione deciso dal governo Monti a fine 2011 per ridurre la spesa pubblica e ridurre la febbre dello spread salita a 571 punti base. Il congelamento dell'inflazione riguardava solo le pensioni che superavano di tre volte quella sociale, ovvero da 1.443 euro lordi in su. Il governo, nel recepire la sentenza della Consulta, che se applicata in toto sarebbe costata 18 miliardi di euro nel solo 2015, ha deciso di non restituire tutto a tutti, ma di fermarsi alle pensioni che raggiungono i 2.886 euro lordi. Sopra questa cifra il blocco della rivalutazione per gli anni 2012 e 2013 non verrà rimborsato, neppure parzialmente. 


Interessati 52.000 pensionati
Secondo una prima stima realizzata dall'Inps e che riguarda i dati relativi ai pensionati trentini, a essere interessati dal decreto di Roma che riguarda i rimborsi per il mancato recupero dell'inflazione negli anni 2012 e 2013 e su cui si è espressa la Corte costituzionale sono circa 52.000 pensionati, ovvero quelli che si trovano tra una pensione che è tre volte il minimo (il cui lordo mensile dunque è di circa 1.443 euro) e quelli che non superano quota 2.886 euro (circa 6 volte il minimo). Restano fuori quindi i 7.500 pensionati che guadagnano più di 6 volte il minimo e i circa 82.000 che non arrivano a tre volte il minimo.


In Trentino in arrivo 27 milioni

In Trentino, secondo una prima stima, dovrebbero arrivare, sotto forma di una tantum, circa 27 milioni di euro da distribuire ai 52.000 pensionati interessati. Più nel dettaglio, a circa 20.000 pensionati che si attestano sui 1.700 euro lordi mensili, andranno circa 750 euro, ad altri 18.000 che che si aggirano sui 2.000 euro lordi altri 450 euro e ai 14.000 che prendono attorno ai 2.500 euro circa 275 euro. In totale per i pensionati, quest'anno, dovrebbero dunque arrivare risorse in più che, però, rappresentano solo una quota di quanto effettivamente perso a causa del blocco del sistema di recupero dell'inflazione. In ogni caso, se si guarda più nello specifico, i pensionati che prenderanno meno in termini di una tantum sono quelli che hanno un lordo mensile di 2.450 euro a cui dovrebbero andare i 267 euro lordi. Coloro che recupereranno di più, sulla base del meccanismo previsto nel decreto legge del governo Renzi già pubblicato in Gazzetta ufficiale, quindi già operativo, ma in attesa di conversione in Parlamento entro 60 giorni, saranno i pensionati con un lordo di 1.900 euro mensili. A loro andranno 833 euro circa.

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