Daldoss: solo vantaggi con le fusioni dei Comuni
Da mesi gira il Trentino - e continuerà a farlo fino a poche ore dall'apertura dei seggi - per spiegare a tutti (ma soprattutto ai più scettici) che il progetto di fusione dei Comuni non deve essere interpretata come un'imposizione dall'alto della Provincia, quanto - piuttosto - come un'occasione per i cittadini di dare un nuovo (migliore) futuro al proprio territorio.
Carlo Daldoss, assessore agli enti locali, si rende conto che in molte parti del Trentino quest'idea non è granché condivisa. Eppure è convinto che questa sia davvero l'ultima chanche per dare una prospettiva ai tanti piccoli municipi sparsi in giro per le valli.
Assessore, quali i motivi per cui si spinge all'accorpamento?
Per rispondere in maniera attiva e nuova ai tempi che dovremo affrontare. Inutile girarci intorno: ai comuni serve capacità di dare risposte efficaci ad adempimenti amministrativi sempre più complessi e a limiti imposti dalle leggi, per esempio il blocco del turn over. Ma quello che più mi preme sottolineare è che attraverso il progetto di fusione si condivide un'idea di futuro per il proprio territorio e si offre una prospettiva migliore sia per l'oggi sia per il futuro ai veri bisogni di una comunità. Quello che voglio dire è che non si tratta soltanto di una questione di soldi, ma anche di visione strategica. È sbagliato comparare, come qualcuno tende a fare, la situazione attuale a quella che sarà dopo fusione: nulla sarà più come prima.
Perché proprio ora?
Perché dopo la riforma delle comunità di valle i comuni sono davanti ad un bivio: o le gestioni associate o le fusioni.
Perché la fusione è meglio della gestione associata?
Perché attraverso la fusione si fa anche un'opera di semplificazione amministrativa senza snaturare l'identità di una comunità: si ha un solo bilancio, un solo regolamento edilizio, la possibilità di fare politiche tributarie molto più efficaci.
Il problema che solleva qualcuno è proprio quello del mantenimento dell'identità del campanile.
L'aspetto identitario rimarrà invariato: un nuovo comune sarà fatto da tot frazioni e ogni cittadino si sentirà parte di quella frazione. Dove le fusioni sono già state fatte nessuno si è sentito discriminato. A tutti i cittadini viene semplicemente chiesto di salire sul campanile del paese per vedere un po' più lontano, non fermandosi alla base. È importante aggiungere che per quanto riguarda le norme su caccia, pesca, usi civici e l'organizzazione dei vigili del fuoco e delle varie associazioni tutto rimane invariato dal punto di vista legislativo.
Ma perché se le fusioni erano così strategiche non sono state fatte prima?
Perché questo punto di vista dal 2010 al 2015 la Provincia non è stata molto coerente sulla rotta da prendere. Ora la norma è molta più: è in legge e non in una semplice delibera, dà tempi precisi per adeguarsi e per chi non lo fa c'è l'imposizione di un commissario. Il termine del 10 novembre è perentorio.
A proposito di vincoli, i detrattori sostengono che è inutile agitarsi visto che tanto per le gestioni associate la Provincia concederà deroghe sotto i 5.000 abitanti. È così?
La norma non sarà derogata se non in pochissimi casi che riguardano due zone di confine: Avio e la Vallarsa.
Altra critica: i paesi più grandi si mangeranno quelli più piccoli.
La fusione darà modo anche, e soprattutto, ai piccoli Comuni di far fronte alle crescenti difficoltà nella gestione dell'ente.
In metà delle attuali comunità di valle nessun comune finora si è mosso.
L'opportunità delle fusioni ci sarà sempre. Certo, però, secondo noi il periodo ideale era prima delle elezioni, non dopo, anche se qualche sindaco in campagna elettorale ha promesso di lanciare il progetto.
Come andrà a finire domenica?
Io sono assolutamente fiducioso. Dico che i progetti di fusione sono opportunità che si danno ai cittadini: secondo me i cittadini dei 55 comuni che vanno al referendum hanno opportunità in più rispetto a chi non può esprimersi.
Teme il boicottaggio in qualche territorio?
Ho sempre trovato assemblee con voglia di partecipare. I risultati li sapremo lunedì.