Boldrini all'Onu: con i muri non si risolvono i problemi delle migrazioni
"Con i muri non si risolvono i problemi", non bisogna tornare indietro: questo è il messaggio della presidente della Camera, Laura Boldrini, che da New York commenta le ultime proposte in materia di immigrazione da parte di Ungheria e Gran Bretagna. Boldrini, all'Onu per rappresentare l'Italia (insieme al presidente del Senato Pietro Grasso) alla IV Conferenza mondiale dei presidenti dei Parlamenti, ha poi precisato che la proposta della Gran Bretagna "mostra tutti i suoi limiti".
"L'attitudine migliore - ha detto incontrando i giornalisti al Palazzo di Vetro - non è tornare indietro, ma andare avanti in un'ottica più utile per tutti". Per la presidente della Camera l'immigrazione è un tema su cui l'Europa "deve condividere di più e fare un salto di qualità".
"Dobbiamo arrivare ad un'Europa 2.0, che si chiama Stati Uniti di Europa, dove questo tema può essere la cartina tornasole che ci porterà ad una nuova dimensione", ha affermato, sottolineando che "la soluzione passa attraverso regole comuni per il diritto di asilo, con standard uniformi e stessi criteri di protezione". "Serve una cabina di regia centrale, che garantisca l'attuazione delle stesse modalità - ha continuato - sarebbe utile avere centri di accoglienza europei con personale specializzato che possa poi gestire nei vari Paesi le domande di asilo". Boldrini ha commentato anche le polemiche sull'uccisione dei coniugi di Catania, dopo le parole dure della figlia nei confronti dello stato italiano.
"Chi commette atti violenti deve risponderne davanti alla giustizia, chiunque esso sia, la responsabilità penale è individuale - ha chiosato -. Ci sono migranti che per sventare le rapine si fanno ammazzare, anche questo va riconosciuto, e dunque non la metterei sulla nazionalità".
La presidente della Camera, che ha incontrato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha affermato come la decisione di Ban di convocare un incontro sull'immigrazione nel corso della prossima Assemblea generale, il 30 settembre, è "un segnale positivo di attenzione". "Il problema dell'immigrazione tocca tutti gli stati, nessuno escluso", ha ribadito, precisando che "le soluzioni facili non ci sono, e chi pretende di darle imbroglia l'opinione pubblica e illude le persone".
Mentre per quanto riguarda la proposta di Lampedusa e dei suoi abitanti come Nobel per la pace, Boldrini ha detto: "Io penso che Lampedusa abbia fatto veramente tanto, tutto quello che poteva, per accogliere e dare delle risposte, mi sembra che debba essere dato loro un riconoscimento importante".