Insulti sessisti, i verdiniani se la cavano con 5 giorni
"Cinque giorni di sospensione dalle sedute per i senatori Vincenzo D'Anna e Lucio Barani". Lo ha deciso il Consiglio di presidenza del Senato al termine di una riunione nella quale, secondo quanto si aprpende, non è passata la linea dura propugnata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, che chiedeva una sanzione esemplare per i due esponenti del gruppo che fa capo all'ex Forza Italia Verdini, ora riposizionatosi a sostegno del governo Renzi e tessitore di una nuova alleanza centrista con l'ex sindaco di Firenze.
Il Consiglio di presidenza di Palazzo Madama ha deciso dicomminare anche un giorno di sospensione al senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola responsabile, secondo il Consiglio, di aver insultato alcuni esponenti del governo e della segreteria d'Aula, nel tentstivo di difendere la collega offesa dai due verdiniani che le si erano rivolti mimando un rapporto orale.
Gli episodi accaduti nella seduta in Senato sono stati "di tale gravità" che "hanno offeso persone e senatori" ed hanno "minato la credibilità delle istituzioni", ha detto il presidente del Senato, annunciando in aula le sanzioni decise per il caso Barani.
"Da questo momento nessuna deroga al principio di correttezza verrà tollerato in Aula", ha detto ancora Grasso. Grasso ha chiesto la "collaborazione" dei capigruppo per evitare ulteriori "condotte poco consone" ad un'aula parlamentare. "Il Consiglio di Presidenza - ha detto ancora Grasso - ha convenuto di estendere le proprie valutazioni ad altri episodi accaduti nella stessa seduta del 1° ottobre. A tal fine si procederà ad un'ulteriore convocazione del Consiglio, una volta acquisiti i necessari elementi istruttori".
La sanzione comminata dal Consiglio di presidenza di palazzo Madama ai senatori di Ala, Lucio Barani e Vincenzo D'Anna, è giudicata "molto lieve" da Barbara Lezzi, la senatrice oggetto delle offese da parte dei due esponenti verdiniani. "Siamo delusi - aggiunge la Lezzi - ma abbiamo desiderio di superare questa vicenda piuttosto squallida. Gli italiani hanno tanti problemi. Noi siamo qui perché abbiamo il dovere di risolverli".
"Io comunque - afferma con forza l'esponente dei 5 Stelle rispondendo alle accuse di D'Anna e di alcuni senatori del Pd - non ho fatto alcun gestaccio in Aula. E i fatti mi danno ragione visto che visionando la moviola non si è visto proprio nulla".
"La decisione di sanzionare anche Airola e Castaldi - prosegue Lezzi - non ha alcun senso anche perché sono stati così confusi e messi sullo stesso piano dei gesti sessisti e osceni con la politica accesa, quella fatta con la passione di chi ci crede e di chi contesta abusi e sopraffazioni". E comunque, assicura la senatrice 5 Stelle, "né D'Anna, né Barani hanno ancora chiesto scusa...".
"Questo è un Paese da riformare perché é al rovescio", ha detto a Catanzaro il vicepresidente della Camera ed esponente del M5s Luigi Di Maio riferendosi alla sospensione per i senatori D'Anna e Barani. "A Barani e D'Anna - ha aggiunto - che hanno mimato gesti sconci e indicibili alla nostra senatrice sono stati dati solo cinque giorni di sospensione, mentre a Di Battista ne sono stati dati quindici per aver urlato 'tagliati lo stipendio' ad un deputato ed aver gridato 'onestà'. Tutto ciò non è normale".
"Chiediamo che la nuova riunione del Consiglio di presidenza sia convocata al più presto e invitiamo che in questa ulteriore fase istruttoria vengano attentamente visionati anche i filmati che riguardano i comportamenti avvenuti il primo ottobre tra i banchi di tutti i gruppi". A fare la richiesta è il gruppo verdiniano di Ala in una nota in cui si commentano le decisioni del Consiglio di Presidenza del Senato che ha dato 5 giorni di sospensione a Lucio Barani e a Vincenzo D'Anna accusati di aver fatto gesti sessisti nei confronti della senatrice del M5S Barbara Lezzi.