Nuove case a Martignano la circoscrizione dice no
Dopo l'apparente apertura dimostrata, ad inizio settimana, dalla commissione territorio, il consiglio circoscrizionale dell'Argentario, riunitosi nei giorni scorsi, ha bocciato a larga maggioranza il piano attuativo di lottizzazione di via dei Castori a Martignano.
Le ragioni del voto contrario, contenute in un documento presentato all'assessore all'urbanistica Paolo Biasioli, riguardano soprattutto la mancanza di un collegamento adeguato dell'area - su cui dovrebbero sorgere una decina di palazzine abitative - con il resto del sobborgo cittadino. Il progetto elaborato dai tecnici comunali, che prevedeva criteri specifici di mitigazione dell'impatto ambientale delle costruzioni, indicazioni restrittive sui fabbricati e vincoli precisi sulla realizzazione di opere pubbliche, non ha dunque convinto i consiglieri della collina orientale di Trento, che, a seguito di un lungo dibattito, hanno paventato la creazione di un quartiere autonomo, completamente slegato dal tessuto urbano del paese.
Con il voto contrario della Circoscrizione, si allungano ulteriormente i tempi di approvazione di un progetto di lottizzazione di cui si è iniziato a parlare nel 1989, con l'introduzione di una variante urbanistica sui 21 ettari di terreno, di proprietà privata, posti a margine dell'abitato.
«Non intendiamo negare il diritto di costruzione ai privati cittadini - ha chiosato il presidente Armando Stefani, intervenendo a fine discussione per dirimere alcuni dubbi avanzati dallo stesso Biasioli sulle osservazioni presentate dal consiglio - ma cercare di limitare il più possibile i danni di una scelta urbanistica anacronistica e discutibile. Crediamo infatti che, quello delineato dal piano attuativo in oggetto, sia un quartiere autonomo, quasi autarchico rispetto al resto del paese di Martignano. Rileviamo problemi sui collegamenti, sia pedonali, sia dei veicoli, nonché la mancanza di uno studio di valutazione dell'impatto sul traffico generato dalla nuova area residenziale una volta completata. Non solo: rimangono aperte questioni di impatto ambientale, relative alla capacità dei parcheggi e all'ampiezza dell'area adibita a verde pubblico».
Alcune criticità sulla viabilità della lottizzazione di via dei Castori erano già state sollevate nel 2002 e nel 2005, quando la circoscrizione aveva valutato i piani attuativi presentati dall'allora amministrazione comunale. Nel tempo, gli uffici urbanistici hanno cercato di mitigare il problema, prevedendo l'ampliamento della strada d'accesso (da realizzarsi a carico dei privati) e la predisposizione di due percorsi pedonali di collegamento (uno longitudinale, con sbocco su via Bellavista, ed uno trasversale interno). Inoltre, buona parte delle opere pubbliche di collegamento, per un valore complessivo vicino ai due milioni di euro, sarebbero a carico dei lottizzanti, con l'obbligo di realizzarle prima delle costruzioni private. Ciononostante, i vincoli inseriti nel progetto non sono sembrati sufficienti al consiglio circoscrizionale, in ragione soprattutto del considerevole aumento di traffico veicolare portato dai 96 alloggi previsti.
«Chiediamo - ha concluso Stefani - che l'amministrazione ci dimostri la sostenibilità di un progetto simile, sia dal punto ambientale, sia per quanto riguarda la vivibilità della zona».
Tra gli interventi dei consiglieri, poi, non sono mancati quelli contrari tout-court alla lottizzazione, i quali hanno chiesto il ripristino dell'area a zona verde agricola.
Prendendo atto del parere del consiglio, Biasioli non ha dissimulato il proprio dispiacere per il prolungarsi dei tempi. «Posto che non si può tornare su decisioni prese in passato - ha detto - mi aspettavo di chiudere la questione in tempi più rapidi».