«Per i favori ai petrolieri non paghi solo Guidi»
Inchiesta sugli emendamenti di legge pro Total, Grillo contesta: Renzi concentra l’attenzione sulla ministra che ha dato le dimissioni ma la modifica la voleva l’intero Governo
«Perché deve pagare solo il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, se l’emendamento incriminato è stato approvato dall’intero Governo all’interno della sua stessa legge di Stabilità? È evidente il tentativo del Bomba (il nomignolo di Matteo Renzi negli anni giovanili perché - stando ai detrattori - le sparava grosse, ndr) di sviare l’attenzione sui rapporti famigliari tra la Guidi e il compagno Gianluca Gemelli».
Parole apparse sul blog di Beppe Grillo, parole del Movimento Cinque Stelle che rivendica la paternità della richiesta di dimissioni di uno dei pezzi da novanta dell’esecutivo guidato dal Pd Renzi. «Non si può nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti: l’emendamento favorisce una multinazionale petrolifera, la Total, ben più che le azienducce di uno scaltro imprenditore con le conoscenze giuste».
Per i Cinque Stelle «il Governo del fossile ha intessuto una fitta rete di rapporti inconfessabili per mezzo di favori parlamentari, pressioni e appalti milionari. Il tutto in spregio all’ambiente e all’interesse nazionale, che suggerirebbe investimenti nelle energie rinnovabili e non l’amicizia criminosa con le lobby del petrolio».