Aumentano i minori stranieri non accompagnati giunti in Italia attraverso il Mediterraneo. Nei primi otto mesi di quest’anno ne sono arrivati oltre 16.800, mentre in tutto il 2015 ne sono sbarcati 12.360. I minori soli rappresentano oggi il 15% di tutti gli arrivi via mare, mentre costituivano l’8% nel 2015 e il 7,7% nel 2014, anno “record” di sbarchi.

Secondo la fondazione Ismu (Istituto per iniziative e studi sulla multi etnicità), se i flussi dovessero continuare in tal modo, per la fine dell’anno si può prevedere complessivamente l’arrivo in Italia di circa 20mila giovani migranti che, senza adulti di riferimento al loro fianco, intraprendono lunghi e pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo. I dati della fondazione Ismu evidenziano inoltre che nel 2016 i minori non accompagnati costituiscono il 91% del totale dei minori sbarcati, mentre nel 2014 costituivano il 49% su un totale di 26mila minori, nel 2015 il 75% su 16.500.

La maggior parte dei minori non accompagnati arriva dall’Africa. Al primo posto in graduatoria vi sono i giovani gambiani (1.902 pari al 13,9%) seguiti da eritrei, egiziani e nigeriani. Lo studio della fondazione Ismu rileva che l’Italia non è sempre la meta ultima di questi giovani, ma spesso solo il transito per proseguire verso altri Paesi europei. Sono relativamente pochi infatti i giovani che intraprendono il percorso della protezione internazionale In Italia, mentre sono più numerosi coloro che cercano di abbandonare le strutture di accoglienza italiane che li ospitano.

A fine luglio scorso, a fronte di una presenza nel sistema di accoglienza di 12.700 minori soli, le richieste di protezione internazionale presentate erano poco più di 3mila. Più significativo è il numero di coloro che si allontanano volontariamente dalle strutture di accoglienza dove sono ospitati. Si tratta per lo più di giovani egiziani, somali, eritrei, afghani che vogliono raggiungere parenti e reti amicali nei paesi del nord Europa.