Il Pd in picchiata, sorpasso del M5s
Sondaggi: Dem al minimo storico con il 27,2%, i grillini salgono al 28,8%
È sotto schiaffo il Partito democratico «azzoppato» dagli scissionisti e arpionato dalle inchieste giudiziarie del caso Consip. Ed è pesante lo scotto che il Pd si trova a pagare, almeno stando agli ultimi sondaggi (Atlante politico di Ilvo Diamanti) che non solo confermano il sorpasso del M5S che guadagna due punti e si attesta al 28.8, ma fanno crollare il Pd, che perde due punti, al suo minimo storico con il 27.2%.
Una corsa in discesa che ha trascinato giù anche lo stesso Matteo Renzi, trafitto da guai politici e familiari. E picchia duro chi se n'è andato dal partito (quelli del Movimento dei Democratici e Progressisti) ma anche chi è rimasto come il «contendente» Michele Emiliano («Renzi è la rovina del partito e dell'Italia»). Non è di qualche conforto neppure la «top ten» sul gradimento dei leader che fa scivolare Matteo Renzi al 33% dopo Gentiloni (48) che da tempo stacca tutti, Di Maio (37) , Salvini (35) e Meloni (35).
Ma sopra il cielo plumbeo qualche raggio di sole si fa spazio a beneficio di Renzi: sono stati quasi due milioni i telespettatori (con uno share di 7,54) che hanno seguito l'ex premier a «Otto e mezzo» su La7, ospite di Lilli Gruber. Un bilancio di tutto rispetto che ha fatto tra l'altro esultare il deputato Pd Michele Anzaldi (segretario della commissione di Vigilanza Rai), giunto addirittura a parlare di «boom di ascolti» e di «colpo giornalistico».
Soddisfazioni per Renzi arrivano, oltre che dal «termometro tv» anche dalle previsioni sulle prossime primarie dove potrebbe «stravincere» (stando sempre al sondaggio Atlante) se alle urne fossero chiamati solo elettori Pd «doc». Otterrebbe in questo caso ben l'85% (con gli altri due candidati Andrea Orlando e Michele Emiliano, a dividersi in parti uguali la percentuale restante). Se il bacino elettorale dovesse poi andare oltre il Pd e abbracciare i partiti di centrosinistra, le preferenze per Renzi scenderebbero attorno al 73%.