Vaccini «finti» per 7 mila
Assistente sanitaria sotto accusa
Settemila bambini dovranno essere sottoposti a nuove vaccinazioni in Friuli. Lo hanno deciso le autorità sanitarie friulane dopo aver accertato che un terzo delle dosi di vaccino somministrate in Friuli ai bimbi sotto l'anno di età e circa la metà di quelle date ai bambini più grandi dall'assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver finto le vaccinazioni non sarebbero state somministrate correttamente.
L'operazione di richiamo vaccinale è stata decisa ieri dalla task force interaziendale costituita per fronteggiare l'emergenza e comporterà la somministrazione di circa 20 mila nuove dosi per una spesa di qualche centinaio di migliaia di euro. A cui si sommeranno quelle necessarie per assumere personale aggiuntivo. Entro maggio sarà fornita una nuova dose di vaccino a tutti i bambini che potrebbero averne bisogno. Il piano straordinario sarà completato entro 6 mesi.
«Quello che è chiaro - ha detto il direttore generale dell'Aas 3, Pier Paolo Benetollo, in attesa dei numeri precisi - è che alcuni vaccini sono stati somministrati «per finta». Riteniamo che solo una parte delle dosi somministrate dall'assistente sia stata fatta scorrettamente. Quindi nel complesso la maggior parte delle vaccinazioni somministrate è certamente efficace. Questo fa sì che attualmente i bambini siano protetti, ma non possiamo avere certezza che la loro protezione duri per tutta la vita o per il tempo previsto per la vaccinazione».
La task force sanitaria ha quindi deciso di «seguire il principio di massima precauzione e di ripetere tutte le dosi somministrate nei giorni in cui l'assistente era in servizio» a Codroipo (in provincia di Udine), tra il 16 novembre 2009 e il 18 dicembre 2015. Nel frattempo la Procura di Udine ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, sul caso delle «finte» vaccinazioni per le ipotesi di omissione d'atti d'ufficio e falsità in certificazioni. «Una cosa deve essere chiara - ha detto il Procuratore di Udine Antonio De Nicolo - in questa fase non vogliamo ostacolare l'operato dell'autorità sanitaria distogliendola dal loro compito, che è quello di rivaccinare la popolazione».
Immancabile la polemica politica. «Oggi da sindaco mi sento abbandonato», ha detto il primo cittadino di Codroipo, Fabio Marchetti (Forza Italia) lamentando l'assenza della Regione. «Il sistema ha dato subito risposta, in modo compatto, sinergico e efficiente. Questi fatti sono accaduti e, al di là di sterili polemiche che non giovano agli effettivi bisogni di informazione e celere risposta della comunità, ciò che conta è che abbiamo lavorato per monitorare subito la situazione e soprattutto attuare la massima precauzione nei confronti dei bambini e della comunità», ha replicato l'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca.