Terremoto in Messico Ora è «allerta tsunami»
Almeno 15 morti di cui due bambini, è un primo parziale bilancio della forte scossa di terremoto che ha colpito questa mattina il Messico. Il terremoto che nella notte ha colpito il Messico è stato di magnitudo 8,2 gradi: lo ha detto il presidente Enrique Pena Nieto. In precedenza il Servizio Sismologico Nazionale aveva stimato la magnitudo del terremoto in 8,4. Si tratta della scossa «più forte e di maggior magnitudo degli ultimi cento anni», ha precisato il presidente, confermando che finora si registrano cinque morti.
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Quello che preoccupa in queste ore sono le "repliche" - che finora sono state 65 - più che l'allerta tsunami, ha aggiunto il presidente parlando dalla sede della protezione civile nella capitale. «È stato un sisma molto lungo, tutti noi qui lo abbiamo sentito», ha aggiunto.
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Il governatore dello Stato di Tabasco, Arturo Nunez, ha detto che uno dei bambini è morto in seguito al crollo di un muro, mentre l'altro era un bebe' deceduto in ospedale quando e' mancata l'elettricità. Il neonato era collegato al respiratore automatico. Le altre tre vittime sono state registrate a San Cristobal de las Casas, nello Stato del Chiapas. L'epicentro del terremoto si trova sulla costa occidentale del Messico, al confine con il Guatemala. Diramato l'allerta tsunami sulla costa occidentale di Messico, Ecuador, Nicaragua, Panama, Guatemala, Honduras, El Salvador e Costa Rica.
Gran parte di Città del Messico è rimasta senza luce in seguito al terremoto. Scuole chiuse «per poter precedere ad una revisione delle infrastrutture» dopo la forte scossa. L'epicentro del sisma è stato registrato a 165 chilometri da Tapachula, al largo delle coste dello stato meridionale del Chiapas, ad una profondità di 35 chilometri. Anche se distante dalla capitale, numerose persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada al buio.
Un albergo nello Stato di Oaxaca, nel sud del Messico, è crollato a causa del violento terremoto che ha colpito il Paese. L'hotel si trovava nella località di Matias Romero. Secondo il presidente Pena Nieto, non ci sono vittime.