Usa: sparatoria in sinagoga Pittsburgh, molti morti
Entra in sinagoga nel sabato di preghiera gridando «gli ebrei devono morire» e fa una strage: almeno dieci morti e sei feriti, di cui quattro agenti della polizia. Il killer Robert Bowers, bianco 46enne, è un estremista di destra attivo sul social media di alt-right Gab. Al momento è in ospedale ferito, sotto custodia della polizia.
L’inchiesta è ora nelle mani dell’Fbi in quanto il massacro è stato classificato come crimine d’odio.
Dura la condanna di Donald Trump, che parla di «odio terribile negli Stati Uniti». Per crimini come questi - dice il presidente - dovrebbe esserci la pena di morte: le leggi al riguardo dovrebbero essere rafforzate. All’interno della sinagoga «non c’erano protezioni», probabilmente se ci fossero state delle guardie armate il risultato sarebbe stato diverso, lo avrebbero fermato, aggiunge il tycoon.
Il massacro arriva a 10 giorni dalle elezioni di metà mandato e conferma - per coincidenza o no - il clima infuocato che si respira negli Stati Uniti dopo i 13 pacchi bomba inviati a esponenti democratici.
La polizia descrive all’interno della sinagoga una scena orribile. Sul killer trapelano le prime informazioni. Bianco e barbuto, 46anni, vestito con un paio di jeans e un giacchetto verde: è entrato così in sinagoga. Mentre sparava all’impazzata - secondo ricostruzioni - urlava slogan antisemiti, e avrebbe continuato a farlo anche davanti alla polizia. Bowers avrebbe sparato agli agenti continuando a gridare, poi si sarebbe arreso perchè ferito.
La sua pagina online sul social Gag è stata cancellata, ma gli archivi dei suoi post rivelano commenti anti-semiti, fra i quali la scritta «gli ebrei sono figli di satana».