Auto: «lievitano» le spese di pedaggi, pieno, meccanico
Mai così caro usare l’automobile negli ultimi anni. Secondo uno studio realizzato dalla rivista Quattroruote con la consulenza metodologica dell’Istat, l’indice d’inflazione per chi utilizza una vettura di proprietà è salito a fine 2018 a quota 112,0 contro 108,0 del 2017 e 103,9 del 2016.
Per trovare nella serie storica un valore più alto occorre risalire al 2014 quando era arrivato a 112,4. A pesare sulla media d’anno - precisa lo studio - è stato il rincaro dei carburanti, che in dicembre hanno comunque fatto segnare una crescita meno evidente (+2,84%), vale a dire il valore più basso dallo scorso febbraio.
Nel complesso il peso medio della voce carburanti è cresciuto nel 2018 del 6,78%, comunque inferiore a quella del 2017 sul 2016 (+7,20%). L’incidenza di pedaggi e parcheggi è aumentata in media del 2,09% (0,92 nel 2017) e quella di riparazioni e manutenzione è cresciuta dell’1,18% (+0,67% nel 2017). Inferiore l’influenza delle tariffe Rc auto, che in media sono rincarate di appena lo 0,97% (+1,36% nel 2017).
Ancora meno influente l’aumento dei listini delle auto nuove - quinta componente di questo indice - che si è fermato allo 0,78%, inferiore a quello del 2017 vs 2016 (+0,80%).
‘’In termini tendenziali cioè in base alla variazione del mese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente - si legge nella nota - i dati di dicembre segnalano il 26esimo aumento consecutivo per i prezzi dei carburanti. E le previsioni degli analisti per il2019, pur con molta cautela, non lasciano spazio all’ottimismo’’.
Come specifica Quattroruote l’indice, definito Q-Index, sul costo dell’auto è composto da cinque sotto-indici: prezzi auto nuove, prezzi carburanti, pedaggi e costo parcheggi, costo Rc auto, costo riparazione e manutenzione. L’indice (base 2015=100) è stato riparametrato sul Q-Index (2010=100) e sul nuovo paniere Istat 2018.