I Verdi di Bolzano contro la Valdastico «Aumenterà il traffico A22»
No alla Valdastico. Lo prevede una mozione presentata dai Verdi in Consiglio provinciale a Bolzano.
Il tema della mobilità, infatti, è uno dei tre vertici del «triangolo per salvare il clima» che il partito ambientalista sta seguendo come traccia in questa legislatura, assieme al tema della casa e del cibo. Dopo anni di opposizione delle province di Trento e Bolzano, la nuova giunta del Trentino ha infatti detto sì al prolungamento della autostrada A31 della Valdastico, con ipotesi di innesto nell’Autobrennero a Rovereto sud. Anche il governo Lega-M5S ha dato parere positivo, con il ministro Toninelli che ha promosso un incontro a Roma per esaminare le soluzioni tecniche dopo la bocciatura del primo progetto da parte della Cassazione, su ricorso del Comune di Besenello.
Ma le novità sulla Valdastico non piacciono ai Verdi: «Tale opera creerebbe un nuovo corridoio per traffico leggero e pesante dal nord est italiano super industrializzato verso nord attraverso il Brennero lungo un asse già congestionato, con un pesante aggravamento dell’inquinamento e della minaccia alla salute delle popolazioni residenti, soprattutto in provincia di Bolzano». I Verdi ricordano che la stessa Convenzione delle Alpi vieta la costruzione di nuove autostrade attraverso l’arco alpino e che l’opera «contraddice totalmente la politica altoatesina di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia». Per questo una mozione propone che il consiglio provinciale ribadisca «il suo no a quest’opera sciagurata» e impegna la Giunta provinciale a mobilitarsi in ogni sede, sia verso Roma che verso Trento che all’interno del consiglio di amministrazione di Autobrennero, per impedirne la realizzazione, istituendo anche un tavolo permanente tra Provincia e Sindaci dei comuni altoatesini che si trovano lungo l’asse dell’A22 per studiare le azioni più efficaci.