G7 Ambiente, il ministro Costa «Necessario far coincidere economia e tutela ambientale»

Superare le divisioni fra l'economia e la tutela ambientale, che appartengono ormai all'«archeologia politica»: è l'appello lanciato dal ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, nella giornata di apertura del G7 Ambiente in corso in Francia, a Metz.

"Credo che la dicotomia tra economia e tutela ambientale che ha caratterizzato il secolo scorso vada superata" e oggi ci sono "tutte le condizioni tecniche, scientifiche e politiche per farlo", ha detto il ministro intervenendo nell'assemblea plenaria in un intervento, rileva il ministero in una nota, "pubblicamente apprezzato dalla presidenza francese".

Costa ha quindi voluto "fare un esempio di come il nostro impegno sia forte e concreto: dal 2025 in Italia non ci sarà più l'utilizzo del carbone. Siamo un grande Paese industriale e continueremo il nostro sviluppo, ma senza più carbone, dunque uno sviluppo sostenibile".

Il ministro ha inoltre rilevato che "chi si ostina a concepire l'economia secondo i vecchi paradigmi produttivistici basati sul carbon fossile e sullo sfruttamento delle risorse, e non secondo la Green economy e le economie circolari, appartenga all'archeologia politica e sarà la storia a travolgerlo e a condannarlo come nemico del Pianeta".

L'Italia, ha concluso, "vuole essere protagonista nella lotta al cambiamento climatico, intende essere nel gruppo di testa e faremo di tutto per contribuire ad innalzare l'ambizione internazionale".


 

Lotta alle disuguaglianze, biodiversità e clima sono i temi del G7 dei ministri dell'Ambiente, che si chiude oggi, lunedì 6 maggio.

Oltre ai Paesi del G7, a Metz sono presenti rappresentanti di Cile, Egitto, Gabon, Isole Fiji, India, Indonesia, Messico, Niger e Unione europea.

"La Francia fa della lotta contro le disuguaglianze la sua ambizione centrale", si legge sul sito del ministero francese della Transizione ecologica.

Le priorità del G7 Ambiente francese sono quattro: "Lottare contro le disuguaglianze per la transizione ecologica e solidale; sostenere gli allarmi scientifici e la mobilitazione internazionale sulla biodiversità e il clima; promuovere soluzioni concrete per il clima e la biodiversità; finanziare la conservazione della biodiversità".

Metz si trova nel nordest della Francia, al confine con Belgio, Lussemburgo e Germania, in un'area non lontana da poli industriali e da arterie viarie dal pesante impatto ambientale. La città stata scelta dal ministero per ospitare la riunione per la sua posizione strategica e per il suo impegno per la riduzione delle emissioni di gas serra.

La città ha investito 200 milioni di euro per costruire una centrale a biomasse, una eolica e una fotovoltaica. In questo modo è arrivata ad avere un terzo del suo mix energetico da rinnovabili, che è l'obiettivo della Francia al 2030.

Il G7 vero e proprio, con il summit dei capi di stato e di governo, si terrà a Biarritz dal 24 al 26 agosto.

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a Metz avrà bilaterali con tutti i suoi colleghi, per sostenere la candidatura dell'Italia ad ospitare la conferenza dell'Onu sul clima del 2020, la Cop26. Costa pensa a una "Cop dei giovani", con i ragazzi che si confrontano direttamente coi ministri.

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