Uccide la madre a pugni: arrestato dopo 6 mesi
Uccide la madre a pugni: la donna è morta dopo venti giorni di agonia.
Ci sono voluti più di 6 mesi per individuare l’omicida ma alla fine i carabinieri di Ragusa, a conclusione di un’accurata attività d’indagine, hanno sommato una serie di indizi a carico di Carmelo Chessari, 48enne, ragusano, figlio della vittima, che dovrà ora rispondere di omicidio con l’aggravante di aver agito contro sua madre.
Era il 21 aprile scorso quando è stata ricoverata nell’ospedale «Giovanni Paolo II» di Ragusa, la 79enne Santa Trovato, in stato di coma, con emorragia celebrale e il volto tumefatto.
A richiedere l’intervento del 118 era stato proprio il figlio. Sin da subito le condizioni dell’anziana donna sono apparse gravi e sospette le versioni fornite dal figlio, unico convivente della donna, che non ha dato agli inquirenti alcuna spiegazione plausibile sulle condizioni di salute della madre.
Il sopralluogo effettuato successivamente dai militari presso l’abitazione della anziana donna non ha fatto rilevare segni di effrazione che potessero far pensare all’intrusione di persone estranee alla famiglia.
Escludendo tale pista è apparso alquanto inverosimile che Chessari non riuscisse a fornire una spiegazione su come la madre si fosse procurata quelle gravissime lesioni al viso.
Incalzato dalle domande dei militari, infine, ha confessato di aver aggredito la madre perché rimasto chiuso in terrazzo: non era riuscito a rientrare subito in casa perché la madre era intenta a guardare la televisione e non aveva sentito il figlio.
È stato in quel momento che, in preda ad un raptus, il figlio si è scagliato contro la madre, percuotendola e colpendola più volte alla testa a mani nude e facendola entrare in coma.
La donna poi è morta dopo 20 giorni nell’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stata trasferita da Ragusa ma senza più riprendere conoscenza.