Nuovi dirigenti in Provincia: la sorpresa è Valeria Placidi al posto del pensionato Scalet
La sorpresa è Valeria Placidi: è lei la nuova dirigente del ricostituito dipartimento affari istituzionali della Provincia di Trento. È un dipartimento chiave, da cui passano la elaborazione delle leggi e i rapporti con il Governo e le altre istituzioni nazionali e internazionali, pure la competenza sul progetto Dolomiti-Unesco.
L’anno scorso, con la prima tornata riorganizzativa, quella che confermò Paolo Nicoletti alla direzione generale, la nuova giunta a traino leghista soppresse il dipartimento, creandone uno nuovo, il dipartemento territorio, ambiente, energia e cooperazione, affidato a Livia Ferrario. Risultato: in luogo del dipartimento, fu istituita l’unità di missione strategica rapporti istituzionali e attività legislativa, guidata da Fabio Scalet.
Ora che, grazie ad una modifica normativa, viene ricostituito il dipartimento, ecco la scelta della giunta Fugatti: affidarlo, con Scalet già in pensione, a Valeria Placidi, dal settembre 2018 dirigente del servizio autonomie locali. Pladici, udinese di origine, laurea in giurisprudenza, pratica forense a Monaco di Baviera, ottima conoscenza del tedesco, è stata preferita a Giovanni Gardelli, suo superiore alla direzione dell’unità strategica coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna. Sarà lo stesso Gardelli, intanto, a prendere la guida del servizio autonomie locali. A Valeria Placidi è riconosciuta una grande competenza tecnica. Da dirigente del dipartimento negli ultimi anni guidato da dirigenti di peso come Gianfranco Postal, prima, e Fabio Scalet, poi, le sarà chiesta anche capacità di visione e di relazione ai massimi livelli.
La giunta provinciale, nella seconda riorganizzazione di peso, ha inoltre deciso - altra novità - di affidare la direzione di Aprie, l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, a Laura Boschini, che quindi lascia l’Appa, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. L’ingegner Paolo Simonetti, che fin qui ha diretto Aprie, viene intanto tenuto “a disposizione”: per lui la giunta sta valutando, assieme alla direzione generale, un paio di possibili incarichi. Le altre nomine sono la conferma delle anticipazioni de l’Adige.
All’Appa, al posto di Boschini, arriva Enrico Menapace, che nell’Agenzia per l’ambiente aveva già avuto in passato incarichi direttivi. Menapace lascia l’unità di missione strategica affari generali della presidenza della giunta, che dall’1 gennaio sarà invece affidata a Luca Comper, che abbandona il dipartimento organizzazione e personale, dove ritorna Silvio Fedrigotti, lasciando la direzione dell’Agenzia per gli appalti e i contratti. Dall’1 marzo, al posto del pensionando Claudio Moser, a dirigere lo strategico dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro, sarà Laura Pedron, che quindi rinuncerà alla direzione dell’Agenzia del lavoro, dove era arrivata da pochi mesi, da marzo. Al dipartimento protezione civile, al posto dell’altro pensionando (l’ingegner Gianfranco Cesarini Sforza, come annunciato, un altro grande ritorno: l’ingegner Raffele De Col. Il tecnico di fiducia di Fugatti, come lo fu di Ugo Rossi e Lorenzo Dellai, oggi dirige l’unità strategica grandi opere e ricostruzione (il dopo Vaia, ndr), che da marzo sarà soppressa. Ma continuerà ad occuparsi di grandi opere. Quali lo deciderà la giunta. Ma è scontato che nuovo ospedale, tratte di accesso al tunnel del Brennero, autostrada A22 e Valdastico, saranno ancora nelle mani di De Col.
Sarà costituita, inoltre, una nuova unità strategica per la mobilità, affidata a Roberto Andreatta, oggi dirigente del servizio trasporti pubblici: sarà il mobility manager che si occuperà di ogni aspetto, pubblico e privato, dal traffico sui passi dolomitici all’accesso ai centri storici con le auto elettriche. Per trovare i nuovi dirigenti delle agenzie del lavoro e degli appalti, la giunta bandirà un concorso. Per quale ragione? «La contaminizione pubblico-privata può essere utile in due settore strategici come il lavoro e gli appalti» spiega il governatore Fugatti. Che aggiunge: «Accanto all’esperienza di dirigenti come Fedrigotti e De Col, dice Fugatti «abbiamo investito sul rinnovamento, su giovani donne dirigenti (il riferimento è a Placidi e Pedron), come mai fatto in passato».