Regioni, i gialli delle mascherine ordinate, partite e mai arrivate
Alta tensione sulle forniture di mascherine, con ordini confermati alle Regioni che spariscono o vengono bloccati
«Avevamo già pagato il 50% delle oltre 550mila mascherine che ci sono state rubate: l’intermediatore era accreditato come nostro fornitore, quindi ha anche l’imbarazzo di averci dovuto dire che se la volevano comprare in tre quella fornitura».
Lo spiega il presidente del Veneto Luca Zaia parlando delle mascherine di protezione dal Coronavirus ordinate e mai arrivate nella regione. «Noi sdoganavamo in Svizzera - racconta -. Mi sono fatto mostrare anche le foto del camion che partiva e quelle del mezzo quando è stato aperto».
Per parte sua il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha detto: «L’Asl Napoli 2 ha comprato 70.000 mascherine da un fornitore italiano, ma il carico è stato bloccato dalle forze dell’ordine o dalla Protezione Civile, stiamo approfondendo».
L’episodio, sul quale la Regione non fornisce per ora altri dettagli, è avvenuto ai confini tra Umbria e Toscana.
«Dobbiamo capirci: le forniture - ha aggiunto - che strappiamo sul mercato devono essere garantite, nessuno ci deve dare fastidio, non è tollerabile che ce le sequestrano se le abbiamo reperite noi nel mondo».
«La Campania è stata la prima regione a dare disponibilità di posti letto in terapia intensiva per i politraumatizzati così da liberare posti a favore di Lombardia, Emilia e Veneto. Ci siamo mossi con solidarietà ma questo non significa essere presi in giro. Se dopo questa disponibilità arriva un camion di mascherine della nostra Asl e ce lo bloccano allora vuol dire che n