Centrodestra, i dubbi su Baracetti Agire e FdI: «Ripensare tutto»
Acque agitate nel centrodestra. Dopo Agire, anche Fratelli d'Italia chiede alla coalizione di riaprire il confronto su programma e candidati.
«Il Coronavirus - spiega Andrea de Bertoldi (FdI) - ha cambiato lo scenario socio-economico globale. È inevitabile dunque capire se in chiave amministrative quello che era stato pianificato per la Trento del futuro prima dell'inizio della pandemia va ancora bene oppure no».
Il senatore trentino di Fratelli d'Italia allarga il tiro: «Sono sicuro che pure Alessandro Baracetti, il nostro attuale candidato primo cittadino, condivide la necessità di fare un punto della situazione. Anche nel centrosinistra, da quello che ci risulta, si sta discutendo degli uomini da presentare al voto e di progetti». Andrea de Bertoldi conclude così: «Non sappiamo nemmeno quando si andrà alle urne. C'è tempo per ritarare la proposta del centrodestra. Abbiamo l'occasione unica di governare Trento, non sprechiamola».
Il malcontento di Agire era già noto da giorni. Il direttivo del movimento rappresentato in Consiglio provinciale da Claudio Cia, venerdì sera si è riunito per studiare le prossime mosse. «Abbiamo deciso di scrivere - a parlare è il coordinatore per la città di Trento Mauro Corazza - ai segretari dei partiti del centrodestra. Ci sono dei passaggi da chiarire al più presto. Per vincere a nostro avviso bisogna cambiare marcia. Dobbiamo trovarci di più e ci deve essere una maggiore condivisione delle idee. Come movimento noi continuamo a vederci ed a ragionare sulla città del domani. A livello di coalizione abbiamo notato un calo di tensione».
Agire assicura che, comunque, deciderà se restare all'interno dello schieramento a trazione leghista oppure prendere altre strade nel giro di poco tempo. «Vi assicuro - conferma Corazza - non abbiamo preso nessun contatto con Marcello Carli. Sbaglia chi lo sostiene. Eventuali nuovi piani alternativi verranno valutati dopo che avremo chiarito la nostra posizione con i nostri alleati».
Non teme nessun scossone, invece, Mattia Gottardi (La Civica).
«Alessandro Baracetti - dice l'assessore provinciale - non è mai stato messo in discussione. Io mi confronto regolarmente con il segretario della Lega Mirko Bisesti e finora non ho mai avuto la percezione che ci sia il rischio di un rimescolamento delle carte. Anzi vedo una realtà politica che si sta consolidando». L'esponente della Civica condivide la necessità di rivedere i programmi: «Per colpa della pandemia, ci troviamo in uno scenario completamente differente da quello che ci si poteva immaginare a febbraio. Il primo a sapere che bisogna studiare dei correttivi è Alessandro Baracetti». E conclude: «Ritengo controproducente in questa fase portare avanti una campagna elettorale infinita. Meglio concentrarsi sui problemi veri»