Covid: seggi volanti per chi è in quarantena e voto anche nelle Rsa
Votare è un diritto. Ma anche la salute è un diritto, personale e soprattutto di chi ci circonda. Per questo le prime elezioni al tempo del Covid-19 porteranno in dote alcune nuove regole e alcune restrizioni. Fermo restando che i seggi rappresentano potenzialmente un luogo a rischio (ambiente chiuso, possibili code, persone di ogni età) e che quindi le regole sull’utilizzo della mascherina e sul distanziamento vanno rispettate assolutamente, ci saranno anche una serie di altre regole che riguarderanno chi si trova in quarantena.
Prima di tutto quantificare il numero di persone coinvolte non è possibile: da qui al 20 settembre, infatti, alcune persone ci finiranno (speriamo poche) e altre ne usciranno. Il dato, quindi, è costantemente variabile. In secondo luogo la Provincia di Trento non ha mai ufficializzato un numero preciso, nemmeno nei mesi di emergenza, di quanti si trovano a dover trascorrere i quattordici giorni a casa: per rendere l’idea, però, diciamo che a Bolzano ci sono attualmente 1.430 persone in isolamento.
Quindi anche per il Trentino parlare di centinaia di persone non è certamente lontano dalla realtà.
Nella nostra provincia si applicherà la norma nazionale, che riguarda sia i positivi sia gli asintomatici: i cittadini potranno votare per il referendum e per le comunali sia a Trento sia a Rovereto sfruttando i cosiddetti “seggi volanti”.
Questi serviranno per la raccolta e il trasporto delle schede elettorali nella sezione di appartenenza: un team di scrutatori dovrà poi raggiungere la casa dell’elettore in isolamento, dopo aver concordato l’orario, ovviamente utilizzando tutte le necessarie precauzioni e indossando i dispositivi. L’iniziativa, come detto, vale per i cittadini in quarantena residenti a Trento e Rovereto. Quelli degli altri comuni, invece, non potranno votare e dovranno rispettare l’obbligo a non uscire di casa.
Anche gli ospiti delle Case di riposo potranno esercitare il loro diritto di voto. E, in questo caso, varrà per ogni struttura, non solo per quelle di Trento e Rovereto. Il presidente della commissione si recherà nella Rsa e consentirà di votare agli aventi diritto: gli anziani non potranno essere aiutati dai familiari nell’operazione, che avverrà in totale sicurezza, con il plexiglass e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Con queste disposizioni, quindi, verrà garantito il diritto democratico al voto per (quasi) tutti i cittadini, ma va sottolineato ancora una volta il necessario rispetto delle norme di sicurezza.
L’Azienda sanitaria e la Provincia restano in costante contatto e confronto con il commissariato del governo, ma tutti i protocolli sono ormai definiti, con la volontà di garantire la massima sicurezza sia alle persone che lavorano nei vari seggi sia agli elettori che domenica 20 e lunedì 21 settembre andranno a scegliere il proprio sindaco e a esprimersi sul referendum nazionale per il taglio dei parlamentari.