Effetto Draghi sulla Borsa: Milano balza al +6% all'annuncio
La Borsa di Milano ha segnato ieri un +2,6% con l’incarico a Mario Draghi da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella di formare un nuovo governo e conferma il deciso rialzo dopo l’intervento del premier incaricato. Il Ftse Mib è infatti salito del 2,72% a 22.666 punti.
“Il nostro scenario di base prevede che si eviteranno le elezioni e si formerà un nuovo governo”. Lo scrive Morgan Stanley in un report che parla della situazione italiana. “Dopo la contrazione del Pil - prosegue - dell’8,9% nel 2020, prevediamo una crescita rispettivamente del 4% e del 5,3% nel periodo 2021/22, con il ritorno del Pil al livello pre-Covid nel terzo trimestre del 2022”.
La Borsa di Milano aveva aperto in forte rialzo nell’attesa che l’ex presidente della Bce, Mario Draghi salisse al Colle. Il primo Ftse Mib ha segnato un +2,95% a 22.733 punti.
Bene pure Spread tra Btp e Bund in calo ieri mattina dopo l’annuncio che Draghi incontrerà Mattarella. Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è sceso a 107 punti dai 116 della chiusura del giorno prima. Il rendimento del Btp è a quota 0,58%.
Apertura positiva anche per le principali Borse europee. La migliore è Francoforte (+1,09%) a 13.985 punti, seguita da Parigi (+0,85%) a 5.610 punti e Londra (+0,78%) a 6.567 punti dopo i primi momenti di contrattazione.
Milano ha allungato a +3% con l’arrivo dell’ex presidente della Bce al Quirinale: il Ftse Mib si è portato a 22.731 punti.
Lo spread Btp-Bund era a 103,5 punti base mentre Draghi arrivava al Colle. Il rendimento del decennale allo 0,55%.