Spinelli: «Aiuti per 150 milioni di euro e buoni spesa per spesa e ristorante»
La Provincia di Trento è pronta a mettere sul piatto «oltre 150 milioni di euro» ad integrazione degli aiuti per imprese, lavoratori e famiglie del Decreto Sostegni da 32 miliardi, che il governo Draghi intende approvare la settimana prossima. Oltre a questo, si sta studiando l'introduzione di buoni pasto e buoni spesa da utilizzare in ristoranti, bar e negozi trentini, dopo Pasqua, quando le attività potranno riaprire e non appena sarà pronto il provvedimento.Ad anticipare le misure in via di elaborazione è l'assessore provinciale alle attività economiche e lavoro, Achille Spinelli, tirato in causa dai sindacati e dalle opposizioni. È di venerdì la sollecitazione della capogruppo del Pd, Sara Ferrari, a prendere esempio dalla Provincia di Bolzano, che ha stanziato la cifra record di 500 milioni di euro.
Assessore Spinelli, in attesa del Decreto Sostegni, Bolzano ha deciso di stanziare 500 milioni, il Trentino cosa fa?
Noi possiamo anche valutare impegni importanti, ma se non abbiamo la certezza delle risorse non possiamo impegnarle. So che Bolzano ha lavorato sia sull'avanzo che su alcune partite arretrate da Roma. Noi non abbiamo le risorse che hanno loro e questo si deve a un'economia che è più lenta rispetto alla loro da almeno 10-12 anni, paghiamo questo differenziale. Posso dire, però, che come approccio seguiamo più quello di Draghi, ovvero lavoriamo in silenzio per prepararci con misure che abbiano un riscontro effettivo a bilancio. Senza grande pubblicità.
Quindi il Trentino può permettersi misure aggiuntive rispetto a quelle nazionali? E qual è l'ordine di grandezza delle risorse da destinare a questi aiuti?
Direi che dovremo essere sopra i 150 milioni di aiuti.Per quali settori?Stiamo lavorando per interventi integrativi sia sulle "perdite inverno", ovvero della stagione invernale, poiché nonostante l'impegno dell'assessore Roberto Failoni, che ha dato l'anima, e del presidente Fugatti nel definire procedure e protocolli purtroppo è andata a finire come sappiamo. In particolare pensiamo a ristori per partite Iva di varia natura. E poi a interventi più possenti con la misura "costi fissi inverno", a sostegno degli operatori di tutta la filiera del turismo. E lì investiremo di più.Per i lavoratori cosa è previsto?Lunedì (domani per chi legge, Ndr.) parte la misura dell'anticipazione dell'assegno unico per i lavoratori stagionali. Speriamo che possa avere successo. E teniamo in serbo ulteriori interventi che possano essere di aiuto a queste categorie. Pensiamo anche a misure che possano essere incentivanti e non solo di ristoro.
Che tipo di misure? E incentivanti in che modo?
Pensiamo a incentivi per i mondi del commercio e della ristorazione, che oggi sono chiusi e bastonati. Dobbiamo pensare al dopo, con un volano sull'accesso alla ristorazione e al commercio. La Provincia intende incentivare la popolazione a comprare nei negozi o acquisire servizi di ristorazione.
Come funzionerà?
Ci stiamo ragionando. Per ora abbiamo attivato un software per i buoni pasto, stiamo valutando di attivare anche un buono che possa essere utilizzato dalla popolazione, magari partendo dai lavoratori stagionali, per avere un tot di spesa da destinare o all'acquisto di beni o alla ristorazione. Un modo per fare girare l'economia.
Quando pensate di riuscire ad attivare questo incentivo?
Cercheremo di essere rapidi e di poter avere le misure attive dopo Pasqua, con la possibilità di presentare le domande, mentre i tempi di erogazione saranno tra Pasqua e maggio. Dobbiamo prima impostare la parte software e poi servirà anche una norma di legge e dunque presenteremo un disegno di legge urgente. Il presidente ci sta lavorando.Il governo ha stanziato 290 milioni per congedi parentali da gennaio e bonus baby sitter per autonomi, medici e forze dell'ordine.
Bastano?
Stiamo verificando la compatibilità delle misure per aumentare se possibile l'agevolazione per i cittadini trentini e per quanto riguarda il bonus baby sitter stiamo cercando anche di trovare il sistema di aiutare le famiglie e reclutare le baby sitter tramite Agenzia del lavoro.