Zaia: "In 20 mila all'Olimpico per il calcio l'11 giugno? Vorrà dire che d'ora in poi si riparte..."
Il presidente veneto commenta il via libera governativo ai campionati europei ribadendo che ci sono i presupposti per un cambio di strategia e per riaprire via via in sicurezza tutte le attività dopo un anno di chiusure o sospensioni a singhiozzo
MARGHERA. "Ho visto che l'11 giugno ci saranno gli europei con lo stadio aperto per Italia-Turchia... liberi tutti allora? Ci entreranno 20 mila persone all'Olimpico, immagino che l'11 di giugno sia la parte finale della 'liberazione' ".
Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, dicendosi convinto che sia "inevitabile andare verso una fase di convivenza con il virus".
Un confronto fra governo e autonomie locali è in programma domani, giovedì. Si studiano protocolli e ipotesi di riaperture per vari settori.
Zaia si è detto fiducioso in una decisione condivisa per il fine settimana, con la possibilità, dunque, di prevedere novità anche prima della scadenza dell'attuale decreto sui vari divieti, fissata al 30 aprile.
"Chi la volesse leggere in maniera maldestra - ha aggiunto - potrebbe dire che sto parlando male di questa apertura. Invece dico: 'bene', prendiamo atto che l'11 giugno siamo aperti, vediamo di capire strada facendo cosa si può aprire in questi 60 giorni".
Sul fronte dei dati veneti, il presidente ha aggiornato tutti nella consueta cofnerenza stampa quotidiana delle 12.30, che viene trasmessa anche in diretta tv: "Il trend dell'infezione a livello regionale, sia nei ricoveri che nelle terapie intensive, si sta abbassando, anche se ci sono comunque oltre 2mila persone in ospedale". Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia facendo il punto sulla situazione Covid. "L'infezione sta scendendo importante è la terapia intensiva, che in questa fase ha galoppato mantenendo più arretrata l'area non critica che invece a dicembre era 'schizzata'".
Quanto alle vaccinazioni, Zaia ha precisato: "Sulle vaccinazione abbiamo dei problemi, questa settimana chiudiamo con gli over 80, ma la gestione, al di là delle prenotazioni, va a macchia di leopardo".
Zaia ha rilevato che è fondamentale il supporto dei comuni. Alcuni sindaci, ha aggiunto, "non ci hanno risposto nonostante siano stati interpellati più volte. Abbiamo qualche 'disperso', probabilmente ci sono problemi sulle liste o c'è chi si aspetta vaccinazioni a casa; risolveremo".