I brasiliani si comprano la Marangoni: Vipal pronta a prendersi la maggioranza
Il colosso carioca del settore pronto ad un aumento di capitale, con il 60% delle quote della società che a Rovereto occupa 190 persone
ROVERETO. I brasiliani di Vipal mettono un'ipoteca sull'acquisizione della Marangoni. Hanno già rilevato Marangoni Tread North America e Marangoni Argentina e c'è un accordo su Marangoni Tread Latino America. Ma ora siamo nella fase avanzata delle trattative per acquisire il 60% del capitale sociale di Marangoni spa, «da perfezionarsi - si legge nella relazione al bilancio 2020 - anche attraverso la sottoscrizione di futuri aumenti di capitale».
Insomma il colosso carioca degli pneumatici, con un fatturato che si avvicina ai 300 milioni di euro, sta per inglobare la storica azienda roveretana. Che si presenta all'appuntamento in condizioni migliori rispetto agli ultimi anni.
I ricavi 2020 scendono del 18% a 139 milioni, ma la caduta, più che dalla pandemia, e prodotta dalle cessioni. Il risultato è positivo per 3,5 milioni, di cui 2,5 del gruppo, contro la perdita 2019 di quasi 14 milioni.Il quadro della situazione emerge dai documenti contabili della Marangoni esaminati dall'assemblea del 10 maggio.
Presente il socio di maggioranza Marangoni Holding, 83,75% delle azioni, guidata sempre dal cavaliere del lavoro Mario Marangoni. Il restante 16,25% del capitale è in pegno alle banche, compresa la Cassa Rurale di Rovereto.
Sotto la presidenza di Vittorio Marangoni l'assemblea, oltre che approvare il bilancio della Marangoni spa e il bilancio consolidato di gruppo, ha anche nominato il collegio sindacale 2021-2023, confermando il presidente Pietro Monti, con i sindaci effettivi Silvio Malossini e Guido Pignanelli.
Che la Marangoni non sia più l'impero della gomma dei decenni passati si vede subito dai dati sull'occupazione. Dieci anni fa i dipendenti del gruppo in tutto il mondo erano più di 2.200, ora sono meno di 900. A Rovereto lavorano 190 persone dagli oltre 300 di appena cinque anni fa. La Marangoni spa a fine 2020 conta 310 addetti, di cui 188 roveretani e 112 a Ferentino, dove ad aprile si è conclusa l'uscita di 30 esuberi, dai 48 individuati inizialmente. Il gruppo a fine anno conta 897 addetti. Nel 2020 ne sono usciti 169 per le cessioni di Eurorubber, Marangoni Argentina e un ramo d'azienda brasiliano.
Il fatturato 2020 della Marangoni spa è pari a poco meno di 43 milioni contro i 43,3 milioni del 2019. Se si considerano solo i ricavi gomma, c'è addirittura un incremento dell'1% da 40,6 a 41 milioni. Nella relazione si spiega che il comparto della ricostruzione indiretta, cioè gli pneumatici che contengono i consumi di carburante attraverso la riduzione della resistenza al rotolamento, ha beneficiato del trend al rialzo dell'export, mentre l'impatto negativo della pandemia è più evidente sul comparto della ricostruzione diretta, cioè l'incremento delle percorrenze chilometriche delle carcasse, «maggiormente esposto alla dinamica recessiva del mercato italiano».
Cala il costo del lavoro, soprattutto grazie all'applicazione del contratto di solidarietà e poi della cassa integrazione Covid. L'utile è quindi di 1,7 milioni, la metà del 2019.A livello consolidato, il fatturato di 139 milioni è del 18% inferiore ai quasi 171 milioni del 2019. Quella che rimane in piedi è essenzialmente l'area europea, a partire dalla tedesca Marangoni Retreading Systems Deutschland che si è allargata in Sudafrica conquistando il 51% della Leader Rubber. L'utile netto consolidato è di 3,5 milioni, di cui 2,5 milioni di competenza del gruppo Marangoni.