Caso Sara Pedri: il direttore generale dell’Azienda, Benetollo, si è dimesso, ha confermato i primari senza dirlo alla giunta (così dice Fugatti)
Un mese fa la sua delibera che «confermava» fra gli altri il primario Tateo a Ostetricia e Ginecologia senza dirlo all'assessore Segnana e alla giunta: oggi il capo della sanità trentina si fa da parte per "tardiva comunicazione"
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IL VIDEO Le tappe della vicenda
TRENTO. Poche ore fa aveva salutato con entusiasmo la notizia dell’arrivo degli ispettori ministeriali. Ma nella notte il direttore generale dell’Azienda Sanitaria del Trentino, Pierpaolo Benetollo, si è dimesso dal suo incarico. Lo ha comunicato questa mattina in conferenza stampa il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Fin dall'inizio della vicenda della scomparsa della ginecologa Sara Pedri - ha detto Fugatti - la Provincia ha richiesto chiarezza, e nella tarda serata di ieri il dottor Benetollo ha informato l'assessorato di una situazione della quale assessorato e Giunta fino a ieri non erano a conoscenza. Questa informazione tardiva riguarda il fatto che il 7 giugno scorso, all'interno di una serie di delibere che l'Azienda sanitaria ha approvato, ce n'è una in cui vi sono una decina di rinnovi di incarichi di medici dell'Azienda sanitaria. Tra questi c'è anche il rinnovo del direttore dell'Unità di ginecologia e ostetricia dell'ospedale S.Chiara di Trento".
Di questa notizia la Giunta provinciale è venuta a conoscenza solo ieri. Da qui le dimissioni del dottor Benetollo". "E' questo un segno della massima chiarezza che noi abbiamo subito chiesto all'Azienda sanitaria fin dall'inizio della vicenda della dottoressa Sara Pedri", ha aggiunto Fugatti il quale si è detto favorevole all'invio all'ospedale S.Chara degli ispettori del ministero, annunciando poi che fra pochi giorni la commissione d'inchiesta interna dell'Azienda sanitaria terminerà i lavori.
Un fatto grave: nella delibera Benetollo confermava l’incarico di dirigente medico a una serie di primari, fra i quali il primario di Ostetricia e Ginecologia del Santa Chiara, dottor Tateo, senza dirlo alla assessore Stefania Segnana..
La giunta provinciale è al lavoro per cercare un sostituto temporaneo.
Chi è Benetollo.
Pier Paolo Benetollo è il direttore sanitario dell’Apss dal 27 gennaio 2020 ed è stato riconfermato nel novembre scorso. Lo aveva nominato l'allora direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Paolo Bordon, che aveva scelto su indicazione della giunta provinciale un professionista interno per succedere a Claudio Dario, andato a guidare l’assessorato alla sanità della Regione Umbria.
Pier Paolo Benetollo - ci spiegava la Provincia alla nomina - vanta una lunga esperienza professionale come direttore generale e sanitario di aziende sanitarie del nord-est:: è stato direttore generale per quattro anni in Friuli Venezia Giulia e più volte direttore sanitario, in particolar modo per ben sette anni dell’Azienda ospedaliero universitaria di Verona.
Nato a Vicenza il 17 aprile 1961. Si è laureato nel 1986 in medicina e chirurgia all’Università di Padova dove, nel 1990, si è specializzato in geriatria e gerontologia. Nel 2001 all’Università di Verona ha conseguito la specializzazione in igiene e medicina preventiva, indirizzo igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri.
Il professionista lavora in Apss da gennaio 2019 e, fino alla nomina a direttore sanitario, è stato direttore medico dell’ospedale di Rovereto e coordinatore della rete cronicità e autosufficienza. Pier Paolo Benetollo è stato direttore generale dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 «Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli» dal 2015 al 2018 e, precedentemente, per quasi sette anni direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Dal 2003 al 2008 è stato direttore sanitario dell’Azienda Ulss 4 Alto Vicentino e in precedenza per più di due anni direttore del Distretto socio-sanitario 4 della Ulss 16 di Padova. Fino al 2000 il professionista ha lavorato all’Azienda Ulss di Vicenza dove è stato responsabile della struttura semplice «Servizio territoriale per gli anziani» e di quella «Distretto socio sanitario sud» e dove ha collaborato a mettere a punto il modello di funzionamento delle cure domiciliari, che sono state attivate in Veneto a metà anni ’90; sua è la creazione del sistema di valutazione multidimensionale Svama (Scheda per la valutazione multidimensionale dell’adulto e dell'anziano) poi applicato anche in Trentino.
Il dottor Benetollo ha svolto attività didattica per l’Università degli Studi di Verona al corso di Master di I e II livello in «Gestione della qualità, del rischio clinico e della sicurezza del paziente», alla Scuola di specializzazione in geriatria e gerontologia e alla Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva. È stato responsabile scientifico in vari progetti di ricerca italiani ed europei. Il professionista ha all’attivo una buona produzione scientifica con articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali.