Fondo salva-alberghi da Urss? Polito zittisce Alotti, e Spinelli lo loda (la sua carica è in scadenza)
Commento al calor bianco del manager di Trentino Sviluppo, dopo le stoccate del segretario della Uil che aveva rivolto la riflessione alla giunta: è giusto che la Provincia intervenga in ogni settore?
ANTEFATTO Cosa aveva detto Walter Alotti
TRENTO. Capita che a strigliare un sindacalista, invitandolo a starsene zitto, sia un dipendente di una società del sistema Provincia e che a dargli man forte ci si metta pure l'assessore. Il dipendente in questione è Nicola Polito, operations manager and legal consuel di Trentino Sviluppo spa, la holding di partecipazioni della Provincia autonoma di Trento, da cui passa un bel pezzo della politica economica della giunta.
Il sindacalista è Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino. L'assessore è Achille Spinelli, titolare dello sviluppo economico, del lavoro e della ricerca. La questione, che ha acceso la polemica, è il Fondo salva alberghi (ce ne sono un centinaio in vendita) cui sta lavorando la giunta Fugatti, con l'ipotesi di acquisire strutture in difficoltà, che rischiano di chiudere o, peggio, di finire in mani sospette, quelle della criminalità alla caccia di investimenti con cui riciclare i proventi di attività illecite.
Sul progetto del Fondo salva alberghi è intervenuto criticamente Walter Alotti chiedendo, intervistato da l'Adige: «Perché non un fondo per i panificatori e i negozianti».
Il segretario della Uil ha posto quindi una domanda secca, "politica", alla giunta Fugatti: «Molti settori sono in difficoltà, perché quindi l'aiuto solo per gli albergatori e i loro alberghi? Solo il comparto del turismo deve rimanere fuori dal tanto decantato "libero mercato" e dalla corretta concorrenza tra gli operatori».
Poi, la stoccata critica alla giunta Fugatti: «Si parla tanto di ritorno della Stato e del pubblico nell'economia, ma una Provincia "leghista" che si ispira ad un modello economico stile Urss ci pare anacronistico».
Il manager di Trentino Sviluppo non ha resistito e ha risposto polemicamente ad Alotti postando una sua riflessione su LinkedIn: «Dietro un albergo» commenta Polito «c'è una storia, fatta di famiglie, di ospitalità, di luoghi e territori, di ricordi. E insieme c'è un business, un luogo di lavoro, posti di lavoro, traccia dell'arte dell'ospitalità. Dunque» aggiunge il manager pubblico «salvare gli alberghi non è follia. Forse è un po' comodo commentare così... con una base associativa fatta prevalentemente di pensionati e Smart workers e dipendenti pubblici (come me!), privilegiati. Un buon silenzio talvolta...».
Plaude al commento, con prudenza, l'assessore Achille Spinelli: «Ottime considerazioni Nicola, ma ci sarà modo di valutare tutte le posizioni prima di procedere, grazie».
In Trentino Sviluppo è in corso in queste settimane una ridefinizione del vertice, perché è aperta la procedura di nomina di un direttore generale. E per Polito, una della tre figure di vertice, si parla di un possibile, nuovo incarico in Trentino Marketing, la controllata della holding pubblica che ha in mano le politiche di promozione dell'offerta turistica della provincia, comprese quelle a sostegno degli alberghi.