Il candidato sindaco di Roma Michetti (centrodestra): «L’assessore alla cultura sarà Vittorio Sgarbi»
L’annuncio durante un confronto con le categorie: per l’avvocato «è effervescente e conosce il settore. E poi è già sindaco, ha esperienza». Ma in Emilia Romagna gli andò male
ROMA. "L'assessore alla cultura di Roma sarà Vittorio Sgarbi, persona effervescente ma che conosce il settore": lo ha annunciato il candidato sindaco al Comune di Roma Enrico Michetti, del centrodestra meloniano (espresso da Fratelli d'Italia, Forza Italia-Udc, Lega, Rinascimento e Cambiamo, Partito liberale europeo, Lista Civica per Michetti), partecipando oggi all'incontro, il terzo dopo quelli con Carlo Calenda e Roberto Gualtieri, organizzato al Teatro Sistina dai rappresentanti di imprese, produzioni e istituzioni che operano nello spettacolo dal vivo, nel cinema e nell'audiovisivo.
"L'assessore alla cultura di Roma è il più importante al mondo per cui serviranno risorse adeguate - ha proseguito -. Sgarbi conosce anche la macchina amministrativa, visto che è stato sindaco e lo è anche attualmente". Il critico è infatti parlamentare di Forza Italia, ma anche sindaco di Sutri, località a pochi chilometri dalla Capitale.
Sgarbi era già stato candidato «designato» a diventare l’assessore alla cultura della Regione Emilia Romagna dalla candidata governatore Lucia Bergonzoni della Lega Salvini (quella che sosteneva ci fosse un confine fra Emilia e Trentino-Alto Adige, e che poi perdute le elezioni è diventata sottosegretario alla Cultura del governo Draghi). Ma appunto, avendo perso le elezioni, non se n’è fatto più nulla (e Sgarbi si è dimesso il 20 marzo dal Consiglio Regionale a Bologna, dopo aver dichiarato il 27 gennaio «io resto in Consiglio»).