New York: o ti vaccini o non lavori, ultimatum del sindaco De Blasio per i dipendenti pubblici (ma vale già per insegnanti e sanitari)
Dall’1 novembre scatta l’obbligo (anche per polizia e pompieri), nessuna deroga con i tamponi. E per chi si «pentirà» da qui a fine mese, in regalo 500 dollari dal municipio
NEW YORK. Chi l’ha detto che «solo in Italia ti obbligano al green pass»? Dall’1 novembre, a New York, i dipendenti comunali e delle aziende pubbliche (ma anche poliziotti e pompieri) non potranno andare al lavoro se non si saranno vaccinati. E non vale come «prova» portare il risultato di tamponi negativi. E’ la linea dura del sindaco De Blasio per fronteggiare la situazione pandemica. Che però tende la mano ai «pentiti»: chi si vaccina entro il 31 ottobre avrà 500 dollari di ricompensa.
Entrerà infatti in vigore l’obbligo di vaccino per tutti i dipendenti municipali. Il sindaco Bill de Blasio ha precisato che per chi non si adegua l’unica alternativa è quella del congedo non retribuito. Come in Italia.
Come annunciato al New York Times dal primo cittadino la misura riguarderà un totale di circa 160.500 addetti, che comprendono non solo il personale amministrativo e d’ufficio ma anche agenti polizia, vigili del fuoco, netturbini, ispettori edili e altre categorie.
Per tutti questi gruppi, a partire dal prossimo mese, sarà dunque richiesta almeno la prima dose per essere ammessi ai propri posti di lavoro, senza più la possibilità di esporre un tampone negativo come lascia passare alternativo. Unica eccezione le guardie del penitenziario di Rikers Island, per le quali il termine è stato fissato all’1 dicembre causa carenza di personale. «Chi non si adeguerà rischia di perdere il posto» ha detto il primo cittadino, spiegando che a coloro che si vaccineranno entro il 29 ottobre spetteranno invece 500 dollari di ricompensa.
Non si tratta della prima misura presa in tal senso dall’amministrazione cittadina. Nei mesi scorsi New York aveva già reso obbligatorie le iniezioni per gli insegnanti delle scuole pubbliche, mentre in tutto lo Stato un simile provvedimento è in vigore da tempo per gli operatori sanitari.