In Russia c'è anche chi scende in piazza contro il conflitto: arrestati 500 pacifisti, molti sono giovani
Manifestazioni in almeno 38 città, la gran parte dei fermi però sono avvenuti a Mosca e a San Pietroburgo
ROMA. Circa 500 persone sono state fermate oggi in 38 città della Russia per avere manifestato contro l'intervento militare in Ucraina, secondo quanto riferisce il sito dell'opposizione Ovd-Info.
La fonte afferma che i fermati sono almeno 497, di cui oltre 200 a Mosca, dove 300-400 dimostranti si sono radunati vicino al monumento a Pushkin gridando "no alla guerra".
Un altro centinaio di persone sono state arrestate a San Pietroburgo.
Immagini diffuse nei circuiti internazionali attorno alle 18 di oggi, 24 febbraio, mostravano folti gruppi di manifestanmti, prevalentemente giovani, sfilare sui marciapiedi gridando slogan contro la guerra.
In tutto il mondo si sono svolte manifestazioni contro la guerra, molte anche nelle piazze italiazne e a Roma davanti all'ambasciata russe si è riunito un grosso gruppo di cittadini ucraini per chiedere pace.
In piazza, comunque, non solo i cittadini ucraini che si sono mobilitati contro l'invasione russa protestando sotto le rappresentenze diplomatiche di Mosca in tutto il mondo.
Cgil, Cisl e Uil "condannano l'aggressione militare russa e chiedono uno stop immediato delle ostilità. Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili.Al popolo e ai lavoratori dell'Ucraina esprimiamo la nostra solidarietà".
È quanto dichiarano in una nota unitaria, chiedendo di "fermare la guerra in Ucraina" e, aderendo all'appello della Rete italiana Pace e disarmo, promuovono con le altre organizzazioni la manifestazione a Roma, in piazza Santi Apostoli, sabato mattina 26 febbraio.