Guerra / La fuga

Continuano ad arrivare profughi ucraini alla frontiera fra Italia e Slovenia

Al valico di Fernetti (Trieste), i drammatici racconti sono sempre gli stessi: uomini a combattere e donne e bambini che fuggono per mettersi in salvo

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TRIESTE

TRIESTE. Autobus, minivan e auto private ucraini hanno continuato ad arrivare al valico di frontiera di Fernetti (Trieste), fra l'Italia e la Slovenia, ininterrottamente per tutta la notte e anche stamattina.

Non si tratta di un grande numero, oltre dieci autobus e - più numerosi - minivan e vetture private, ma è continuo. Intorno alle tre della notte scorsa erano fermi per controlli tre autobus e vari furgoni.

I racconti dei profughi sono sempre gli stessi: uomini a combattere e donne e bambini che fuggono per mettersi in salvo. In nottata a bordo di un autobus c'era anche una famiglia di catecumenali con sette figli e la madre incinta di 7 mesi.

Su un altro autobus, invece, viaggiava, tra gli altri passeggeri, anche una ragazzina che aveva la febbre alta e stava male. Dopo alcune indecisioni se chiamare i soccorsi, l'autobus è poi ripartito. Le destinazioni sono varie città del Nord ma anche del Sud Italia, molti proseguono per altri Paesi europei.

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