Continua l'assedio all'acciaieria di Mariupol. L'Onu: 180 persone rapite dalle truppe di Mosca
Secondo un'indagine delle Nazioni unite sono stati sequestrati anche funzionari, giornalisti e attivisti (cinque ritrovati poi morti). Sull'altro fronte si sono verificate le sparizioni di otto filo-russi ucraini
ROMA. Ancora bombe e vittime in Ucraina. La zona di guerra di Mariupol è un "inferno", dicono il segretario generale Onu, António Guterres, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente Putin afferma che Mosca è pronta a garantire l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, ma solo se i militari nello stabilimento si arrendono.
L'Onu annuncia che un suo convoglio dovrebbe arrivare oggi alla fabbrica per evacuare i civili. I militari ucraini nello stabilimento denunciano nuovi bombardamenti. Finora i russi hanno lanciato 2.014 missili sull'Ucraina, dice Zelensky. Cancellata la parata russa a Donetsk e Lugansk per la festa della Vittoria del 9 maggio.
L'Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell'esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell'Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all'insaputa delle loro famiglie.
Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall'Ucraina.
La Cnn, citando fonti informate, afferma che gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l'Ucraina a colpire l'incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini.
Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l'incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l'Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.