"Adesivi omofobici di tenore fascista diffusi in spazi universitari a Torino"
La denuncia dell'Arcigay che chiede alle autorità di intervenire: gli adesivi con una una schwa e la detestabile scritta "Tieni pulita la tua università" sono firmati da due associazioni di estrema destra. Gli autori del gesto si difendono: "Una piccola beffa futurista per protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana"
TORINO. Adesivi omolesbobitransafobici, che raffigurano una schwa arcobaleno sbarrata e la scritta "Tieni pulita la tua università".
A denunciarne la comparsa in alcune sedi dell'Università di Torino è L'Arcigay, precisando che gli sticker "sono firmati da organizzazioni studentesche a stampo fascista dell'ateneo".
"È inaccettabile che all'interno di uno spazio libero e pubblico avvengano fatti di questo tipo. L'università è e deve rimanere un luogo sicuro per ogni studente e ogni studentessa. Chiediamo all'Università di Torino e all'assessora Carlotta Salerno di intervenire affinché questi adesivi vengano tolti e che vengano presi provvedimenti verso i responsabili di questa azione", dice Serena Graneri, presidentessa di Arcigay Torino.
Gli stessi adesivi aberranti sono stati affissi in aree esterne adiacenti a edifici accademici, in particolare su pali dell'illuminazione stradale.
Gli autori del gesto si difendono: "Questa piccola beffa futurista aveva lo scopo di protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana in salsa gender a cui assistiamo costantemente in università ormai da anni, e di difendere la dignità della lingua di Dante e D'Annunzio", così in una nota il Fuan-Azione Universitaria Torino rivendica gli adesivi comparsi in alcune sedi dell'Università che raffigurano una schwa arcobaleno sbarrata e la scritta "Tieni pulita la tua università".
"La reazione immediata dei collettivi di sinistra è stata l'ennesima prova della loro arroganza e della loro assenza di argomenti reali. La stampa è intervenuta in massa, preferendo sbattere in prima pagina un inesistente 'mostro omofobia' piuttosto che concedere il normale diritto di replica a studenti che portano avanti una legittima battaglia in difesa della cultura", continuano i militanti del Fuan.
"Abbiamo assistito anche all'ingerenza di potenti associazioni come Arcigay, che nulla hanno a che fare con l'università e che non dovrebbero esprimersi a riguardo di ciò che accade al suo interno - afferma la nota - Abbiamo dimostrato come mainstream e sinistra siano sempre pronti a scatenare polveroni per difendere stupidaggini come lo schwa ma non per discutere dei reali problemi quotidiani degli studenti." Il nostro non era un gesto discriminatorio se non contro le idiozie del politicamente corretto", concludono dal Fuan.